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Star di ieri e di oggi. Quanto vale il loro corpo?

Star internazionali hanno assicurato il loro corpo o parti di esso per cifre stratosferiche. Una forma di previdenza che non nasce con Jennifer Lopez, ma ha precedenti fin dagli anni Cinquanta.

Star di ieri e di oggi. Quanto vale il loro corpo?

Star di ieri e di oggi che pensano a tutto, anche al peggio e decidono, così, di assicurare il corpo o le parti di esso per cui sono più celebri e invidiate. Non si tratta di un capriccio, ma di un investimento che tiene conto dell’incertezza del futuro, di improvvise battute d’arresto di una carriera che sembrava in costante ascesa. Le celebrità sanno bene che poche cose durano per sempre e che il mondo dello show business può essere una specie di buco nero capace di risucchiare fama e gloria per trasformarle in oblio. Per questo motivo, con lungimiranza e, perché no, una buona dose di scongiuri, stipulano polizze milionarie.

Il caso più famoso, come documenta Elle, è forse quello di Jennifer Lopez, che ha assicurato il suo fondoschiena per un miliardo di dollari, mentre Kim Kardashian per 15 milioni. Il sorriso di Julia Roberts vale 22 milioni di dollari, come rivela Io Donna. Per rimanere in Italia, Ornella Muti ha assicurato il viso per 890 milioni di lire, il seno per 600 milioni d lire, le gambe per 300 milioni, come riporta “La Repubblica”. Il timore della precarietà costringe le star a riflettere sulla durata della loro bellezza e anche delle loro possibilità professionali, ieri come oggi: Marilyn Monroe si fratturò una caviglia sul set di “Magnifica Preda” (1954) e dovette restare ferma per tre mesi; un notevole danno economico per un’attrice del suo calibro. Ottenne venti milioni di lire e venne risarcita anche la produzione del film, che subì notevoli ritardi.

Gina Lollobrigida stipulò un’assicurazione da 30 milioni di lire per il seno, mentre Maria Callas “blindò” la sua voce per 300 milioni di lire, come riferisce ancora “La Repubblica”. Marlene Dietrich preferì salvaguardare le gambe per una cifra astronomica per l’epoca: due milioni di dollari. L’abitudine di fare assicurazioni di questo tipo, comunque, non è solo femminile: Mick Jagger, infatti, ha assicurato la voce per cinque miliardi di lire, mentre Bruce Springsteen per dieci miliardi e Michael Jackson per nove miliardi e 800 mila lire. Un altro dettaglio curioso: Charlie Chaplin “mise al sicuro” i suoi piedi per 250 milioni di lire. Si tratta di assicurazioni molto diverse da quelle stipulate da un cittadino comune ma, come spiega Elle, le cifre richieste dagli artisti devono sempre essere proporzionate al valore del loro patrimonio.

Insomma i numeri spesso folli che leggiamo sui giornali, in realtà hanno una base più che solida, gli introiti dei divi passati al setaccio dalle compagnie assicurative.

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