Cultura e Spettacoli

"Striscia" all'attacco dell'inconsistenza italiana

Ricci: "Il ponte di Genova è il simbolo del nostro Paese. Con questo governo ci divertiremo"

"Striscia" all'attacco dell'inconsistenza italiana

Dagli una parola, ne basta una sola, e ti solleverà il mondo. Antonio Ricci è così, affabulatore mefistofelico per scelta filosofica e entità rompiscatole di natura. Quindi al trentesimo anno di Striscia la Notizia (che lui festeggia con matematica puntigliosità, definendola 31esima edizione), il padre del tg satirico per eccellenza sceglie la parola inconsistenza per marchiare a fuoco la stagione di Gabibbo & co, al via su Canale 5 da lunedì alle 20.35. Il tiggì satirico qust'anno sfoggerà - oltre alle veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva - la conduzione di Ezio Greggio e Michelle Hunziker fino al 13 ottobre, cui seguiranno Greggio e Enzo Iacchetti (fino a dopo Natale), poi Ficarra & Picone (dall'Epifania), infine Gerry Scotti ancora con Michelle (da primavera). «Ho pensato a questa parola, inconsistenza spiega Ricci accomodato alla mitica scrivania nello studio di Cologno Monzese ad inizio estate, leggendo il saggio L'innominabile attuale di Roberto Calasso. Lui scrive che a prevalere, oggi, è l'inconsistenza. Mi sembrava che una non-qualità di questo tipo spiegasse l'anima di questa Italia. Siamo un paese senza capacità critica, che attende sempre il miracolo, un leader facilitatore, la Provvidenza o i pacchi di Raiuno. Poi è avvenuto il disastro del Ponte Morandi a Genova: quel ponte è il simbolo della nostra inconsistenza. Della sua struttura ma anche del dibattito che è seguito alla tragedia. Il progetto che ho visto sul blog di Beppe Grillo mi sembra un brutto biscione impattante su Genova. Io dico: facciamo lavorare i grandi come Renzo Piano».

Messi i puntini sulle i, Ricci passa alla sua creatura: «Dopo l'esordio di maggio, punteremo su un nuovo inviato, Eric Barbizzi, 14 anni, il più giovane consulente scientifico della piazza». Tra le novità, personaggi della tv da punzecchiare, come ad esempio Lady Vicepremier, Elisa Isoardi: «Con Valeria Graci siamo ancora indecisi se farle imitare lei in prima persona, oppure sua sorella. Non so cosa fa più ridere». Il governo in carica sarà ovviamente sotto osservazione: «Con Gentiloni la satira era una fatica spiega divertito Ricci Cosa gli dici a uno così? Questi qui invece danno parecchi spunti: dai soldi alla Lega al presidente del Consiglio attuale, del quale non mi sovviene il nome. Lo imiterà Dario Ballantini». Le altre stoccate ricciane sono sulle vittime del recente passato: «Baglioni? Dopo che ho detto che le sue canzoni mi fanno schifo l'annunciata querela non è mai arrivata». Sul cannaiolo Francesco Monte, concorrente al Gieffe Vip: «Ho letto che io avrei detto a Mediaset: o me o Monte.

Ma scherziamo? Più bestie entrano in queste macellerie e meglio è per noi».

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