Cultura e Spettacoli

Svelate le identità segrete delle famiglie per la raccolta dei dati Auditel

Il direttore generale della Rai si difende: "È stata una cosa improvvisa e quindi non abbiamo una posizione"

Svelate le identità segrete delle famiglie per la raccolta dei dati Auditel

Il campione dell'Auditel per la rilevazione degli ascolti televisivi è stato inquinato da una violazione della segretezza delle famiglie che lo compongono. È questa le bomba lanciata dalla società che si occupa di rilevare il gradimento dei programmi tv da parte degli italiani, per conto di Rai, Mediaset, La7 e Sky.

Non si sa ancora l'entità del danno, di quale portata sia e quali effetti ne deriveranno o ne siano già derivati. Un comitato tecnico creato ad hoc sta lavorando per valutare la gravità dell'accaduto e comunicare le proprie conclusioni, e le possibili soluzioni, al cda della società convocato per il 14 ottobre.

"Siamo stati informati dal nostro fornitore Nielsen - spiega Auditel in una nota - che, per un errore, sono state trasmesse comunicazioni di posta elettronica a famiglie del campione rendendo visibili gli indirizzi e-mail". Si tratta quindi di uno sbaglio imputabile alla Nielsen, società internazionale che si occupa della raccolta di dati per conto di terzi, a cui l'Auditel si affida per il campionamento.

Non si sa ancora a quanto ammonta il numero di identità svelate delle 5mila e 600 famiglie che compongono il bacino di utenza - rigorosamente top secret - in base al quale vengono rilevati gli ascolti. Scongiurata dunque l'ipotesi di un bug, cioè un baco nel software del sistema, o di un attacco informatico.

Intanto la Rai, essendo soggetto parte dell'Auditel, prende tempo per capire il danno, e la linea da tenere sarà decisa con tutta probabilità mercoledì nel corso del prossimo consiglio di amministrazione. Lo ha riferito lo stesso direttore generale della tv di Stato, a margine di un convengo: "Ci stiamo informando di quelli che sono i temi specifici visto che è un tema tecnico. Avremo un cda mercoledì, probabilmente, in cui decideremo cosa fare. Oggi - ha detto Antonio Campo dall'Orto - siamo in una fase di raccolta delle informazioni anche noi. È stata una cosa improvvisa e quindi non abbiamo una posizione

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