Cultura e Spettacoli

Un telefilm sui narcisisti da Social Network

Un telefilm sui narcisisti da Social Network

Se la tv è specchio della società, dei suoi riti, delle sue manie, non poteva non accorgersi di quanto i social network abbiano cambiato la quotidianità. Ed ecco che la Abc ha deciso di giocare, e far riflettere, sul nostro rapporto con la rete. Il 30 settembre arriva sul network americano Abc Selfie , la prima sitcom comica con al centro una ragazza tanto ossessionata dalla sua popolarità online quanto disabituata alla vita di tutti i giorni. La serie ha un titolo provocatorio e azzeccatissimo: «selfie» infatti, consacrata parola dell'anno 2013 dall'Oxford Dictionary, richiama l'ultima mania della rete, ovvero l'autoscatto fatto con lo smartphone e pubblicato in modo compulsivo su ogni piattaforma. Protagonista Eliza Doodley (Karen Gillan di Doctor Who , scelta proprio per il suo costante uso dei social). Un'adolescenza da bruttina le ha lasciato addosso la fissazione di diventare famosa attraverso l'uso di Instagram, Twitter e Facebook. Aumentare i suoi già 263mila follower diventa una ragione di vita, a costo di sacrificare quella reale. Dopo un repentino declino della reputazione online, che la fa finire in esaurimento, decide però di affidarsi al guru Henry Higenbottam (John Cho, uno dei protagonisti dello Star Trek di J.J. Abrams). A lui il compito di rieducarla ai rapporti personali, dimostrandole che l'amico vero non è quello che mette «mi piace» all'ultima foto o regala una vita virtuale mentre giochi a Candy Crush su Facebook. I più attenti vedranno nella sitcom il riadattamento, richiamato anche dai nomi dei protagonisti, del musical e film My Fair Lady , a sua volta ispirato al Pigmalione di George Bernard Shaw del 1913. In quel caso un professore di fonetica scommette con un amico di poter trasformare la popolana fioraia Eliza Doolittle in una raffinata donna della buona società, insegnandole l'etichetta e l'accento usato nelle classi più elevate. Il tema quindi, è antico. Eppure è innegabile che negli ultimi anni l'esistenza in rete abbia quasi acquistato pari dignità di quella reale: le si dedicano svariate ore al giorno, condividendo a ripetizione foto, commenti, stralci della propria vita. Lo fanno i comuni mortali, con centinaia e in qualche caso migliaia di seguaci, ma soprattutto le star dei social media: cantanti, attori, personaggi televisivi e sportivi famosi. E se ai vip basta sbarcare sui social network per essere seguiti immediatamente da centinaia di migliaia di persone, c'è chi tenta la scalata alla popolarità virtuale come Eliza, promuovendo la propria immagine, ben edulcorata, a tamburo battente. Quasi un secondo lavoro, che insidia il tempo dedicato, solo qualche anno fa, alla vita oltre lo schermo di pc e smartphone. E gli italiani non possono chiamarsi fuori. Secondo il rapporto 2014 dell'agenzia We are Social, specializzata in monitoraggio dell'attività in rete e sui social network, siamo una delle popolazioni europee che passa più tempo online, in media 2 ore contro un'ora e sei minuti degli inglesi.

Questo nonostante il nostro sia uno dei Paesi con la più bassa diffusione di internet (58 per cento contro la media europea del 68).

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