Cultura e Spettacoli

Terrorismo a pezzi: la Mission è... "possible"

Terrorismo a pezzi: la Mission è... "possible"

Tre anni fa era la droga e il gas nervino, oggi va di moda il plutonio forse allusiva allitterazione di polonio ma Ethan Hunt deve sgominare ancora il Sindacato. Non tema la Camusso. Trattasi di una branca della criminalità organizzata che vuol distruggere l'umanità perché «solo una grande sofferenza prelude a una grande pace».

Mission impossible per antonomasia. E per tutti. Gli assassini che vogliono uno sterminio di massa e l'eroe, chiamato a frenare la cricca di delinquenti transnazionali nascosti dietro alter ego per fare il doppio gioco e controllare i rivali. Ethan però è tipo tosto, uno che non si arrende fino all'ultimo secondo. Costi quel che costi, un inseguimento spericolato per le vie di Parigi alla faccia di autovelox e codici della strada o un duello in elicottero nei cieli del Kandahar, dove vivaddio di polizia, a complicare il lavoro, non c'è ombra. Il braccio di ferro tra Hunt e il rivale August Walker è al fulmicotone mentre il sentimento di Ethan per la collega Ilsa è un fulmine a ciel sereno.

Tom Cruise, indomabile guerriero dai tempi di Top gun, sembra aver sconfitto perfino l'anagrafe e, a 56 anni suonati, somiglia ancora al fratello di Dustin Hoffman in Rain man quando ne aveva trenta in meno. Agile come uno scoiattolo e affatto brizzolato, conserva il fascino di Maverick e Jerry Maguire. L'unica «Mission Impossible» per lui è il matrimonio. Tre ne ha silurate nella vita Mimì Rogers, Nicole Kidman e Katie Holmes e una nel film perché Hunt non è un pantofolaio e i pericoli li mangia a colazione. Così Julia fugge e Ilsa punta l'irrequieta preda. Tra le recenti presenze ricorrenti ci sono l'ex signor Basinger, Alec Baldwin e Rebecca Ferguson (The greatest showman). Simon Pegg, il braccio destro di Hunt, è il veterano del ciclo, spalla poco temeraria ma molto fedele dell'ardimentoso Cruise. Della serie, gli opposti si integrano. Due ore e mezza polverizzate tra sfide mozzafiato e mitragliette che cantano come usignoli mortiferi solo ai danni dei cattivi. Perché il terrorismo va debellato.

E non tutte le «mission» sono «impossible».

Commenti