Cultura e Spettacoli

Tocqueville e la democrazia al servizio della libertà

Giampietro Berti

Il tormentato rapporto fra il liberalismo e la democrazia ha senz'altro uno dei suoi punti di partenza nelle fondamentali riflessioni di Alexis de Tocqueville, di cui ora Roberto Giannetti ci offre un notevole ragguaglio con un'importante monografia: Alla ricerca di una scienza politica nuova: liberalismo e democrazia nel pensiero di Alexis de Tocqueville (Rubbettino, pagg. 393, euro 19).

Il vero fulcro di tutto il pensiero di Tocqueville va individuato nella problematica relazione fra la libertà e l'uguaglianza, ovvero fra le ragioni del liberalismo e quelle della democrazia, nel senso che l'inarrestabile affermazione di quest'ultima pone il problema primario della salvaguardia del primo, dato che la volontà popolare, di per sé, non è garanzia di libertà. Per Tocqueville la democrazia porta con sé, inevitabilmente, un conformismo politico generale, creando le condizioni di un nuovo dispotismo: la tirannia della maggioranza.

Tocqueville, studiando la nascente democrazia americana, individua in modo davvero impressionante (siamo nel 1835!), i caratteri fondamentali della società moderna, capace di una rigenerazione permanente, ma anche esposta di continuo ai pericoli della massificazione e del conformismo. L'importanza della riflessione tocquevillana si riassume nella consapevolezza dell'impossibilità di far coincidere la realizzazione della libertà con quella dell'uguaglianza, dato che la prima è sempre individuale, la seconda è sempre collettiva. Contemporaneamente, il suo realismo lo porta a comprendere che l'unica realizzazione storica possibile dei valori liberali è quella affidata al processo democratico e che dunque l'unica via percorribile è data dal continuo compromesso politico e dall'aggiustamento istituzionale.

L'orientamento liberale si basa sul buon senso di un equilibrio, che accetta e contempla le ragioni plurime delle parti in lotta, le quali impongono la scelta morale del male minore.

La democrazia liberale regola il conflitto, ma non lo elimina.

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