Cultura e Spettacoli

Torino decide di non decidere. Tutto rinviato

Torino decide di non decidere. Tutto rinviato

Prosegue la battaglia attorno al Salone del libro. C'è stata ieri a Torino la prima assemblea dei soci della Fondazione del Libro dopo la "fuga» dell'Aie verso Milano. Riuniti per capire cosa fare: il sindaco Appendino, il presidente della Regione Chiamparino, gli assessori alla Cultura di Comune e Regione, Michele Coppola per Intesa Sanpaolo, i rappresentanti del Mibac e del Miur. Ordine del giorno: bilancio e nomina del presidente. Ufficioso ma decisamente dominante invece il tema dell'urgenza di un progetto per fronteggiare la concorrenza del progetto Rho. Strategia: recuperare gli editori che non hanno gradito la scelta di Aie. "Oggi - Chiamparino dixit - abbiamo formato un Comitato d'indirizzo per aprire il Salone a tutte le case editrici.... Martedì ci sarà una riunione del Comitato per discutere del nuovo Statuto. Da lunedì sono in programma inoltre gruppi di lavoro». Chiamparino ha anche chiesto al cda di verificare con l'Avvocatura di Comune e regione gli atteggiamenti da tenere dopo la decisione degli editori. E c'è chi pensa che si potrebbe anche arrivare a una azione legale contro Aie. Slittano invece le decisioni sugli assetti futuri, per la precisione a settembre "quando ci saranno i risultati di questo lavoro». Quindi per la discesa in campo ufficiale di Massimo Bray,(il comunicato dell'assemblea dei soci usa la formula "indicato come futuro Presidente della Fondazione»), bisognerà attendere.

Si è regolarmente svolto invece il cambio della guardia alla Presidenza dell'Alto Comitato di Coordinamento: Appendino al posto di Chiamparino. Per il Comune di Torino ha parlato invece Francesca Leon confermando che il Salone 2017 sarà a maggio, al Lingotto. E annunciato che l'Osservatorio degli editori indipendenti ha dato disponibilità per lavorare con la Fondazione. Ha confermato la sua permanenza dentro la Fondazione Intesa Sanpaolo: "Ci attendiamo per settembre ogni proposta che dovrà evidenziare quale identità e format avrà la manifestazione». Ma anche se lo slogan scelto per presentare il Salone è "Semina il cambiamento» l'impressione è che per raccogliere i frutti della semina, tra un Comitato e l'altro, ci vorrà del tempo. Che forse non c'è... Sul fronte degli editori si allarga invece la fronda all'Aie: si sono dimessi anche La Nuova Frontiera e O barra O. Mentre Giuseppe Laterza ha proposto di non fare il salone né a Torino né a Milano ma a Bologna.

Nel frattempo 3 dei 4 indagati per turbativa d'asta nell'inchiesta sul Salone, avrebbero chiesto di patteggiare, ottenendo la revoca dei domiciliari.

Il Gip si pronuncerà a settembre.

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