Cultura e Spettacoli

Tutti fotografi con il talent «obbiettivo»

Dodici concorrenti di varie nazioni valutati da «artisti» come Oliviero Toscani

Paolo Scotti

I più grandi fotografi del mondo alla ricerca del loro più degno erede. Questo il succo della grande novità che, dal 21 luglio tutti i giovedì alle 21.10, andrà in onda su Sky Arte HD. Master of Photography sarà, infatti, il primo talent show mai dedicato alla fotografia: dodici concorrenti di otto diverse nazionalità si confronteranno fra loro, ogni puntata su un tema diverso (dalla fotografia notturna a quella paesaggistica, dai backstage teatrali al nudo) e i loro scatti, giudicati da maestri del calibro di Oliviero Toscani, Rut Blees Luxemburg e Simon Frederick, gareggeranno per il premio finale di 150.000 euro. Ma non solo: presentato da Isabella Rossellini Master of Photography andrà in onda contemporaneamente in cinque paesi Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Germania e Austria - per una platea potenziale di ventuno milioni di famiglie abbonate. «Sarà dunque la realizzazione del sogno di qualsiasi tv considera Andrea Scrosati di Sky -; un programma costruito in un paese per tanti paesi diversi». «Ormai tutti noi siamo fotografi osserva Oliviero Toscani -; basta avere un cellulare in tasca. Ma come saper scrivere non vuol dire essere un poeta, così saper fotografare non significa essere un artista». Il vincitore dovrà saper dimostrare, insomma, di cogliere con l'obbiettivo «le immagini della nostra realtà. Di essere un testimone del nostro tempo». Potrà avere successo un talent così particolare? «C'è molta più gente che fa foto di quanta ce ne sia che cucina. Eppure siamo pieni di talent basati sul cibo. Senza contare che io trovo una foto molto più interessante delle patate o delle cipolle».

Isabella rossellini è stata scelta come conduttrice, infine, perché è ella stessa un'icona fotografica: «Io non sono granché, come fotografa, ma per anni ho fatto da modella per gli obbiettivi dei più grandi maestri del mondo.

Beh: per una volta lavorerò dietro l'obbiettivo, e non davanti».

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