Cultura e Spettacoli

Tutto il Bowie degli anni Ottanta. Con polemica

Fa discutere il disco «Never Let Me Down», completamente risuonato dopo la morte dell'artista

Tutto il Bowie degli anni Ottanta. Con polemica

Non fu proprio la terza rinascita artistica, dopo la fine di Ziggy Stardust e l'addio a Berlino, agli eroi del Muro e alle atmosfere tragiche della Mitteleuropa. Per David Bowie i primi anni '80 furono un periodo difficile. La critica si divise tra chi sostenne la svolta pop in sintonia col decennio e chi accusò Bowie di manierismo, scontato e a tratti banale.

L'uscita di Loving The Alien (1983-1987) potrebbe in verità ribaltare un giudizio troppo frettoloso. A tre decenni di distanza fa venire fuori un'altra faccia di Bowie, l'ennesima, ancora una volta sorprendente. Un'opera monumentale, 11 cd o 15 vinili più download digitale, che include le nuove versioni rimasterizzate dei tre album prodotti in quegli anni - Let's Dance, Tonight, Never Let Me Down - il live dello spettacolo teatrale Glass Spider registrato a Montreal nel 1987, un altro live inedito Serious Moonlight registrato nel 1983, la raccolta di remix Dance più una serie di outakes, inediti, bsides contenuti in Re:Call 4.

La scelta più sorprendente, che troverà polemici i fan ortodossi, sta però nella nuova versione di Never Let Me Down, che Bowie considerava un disco poco riuscito, forse il suo peggiore, comunque poco soddisfacente. Nel 2008 aveva chiesto al produttore Mario McNutty di intervenire remixando la traccia Time Will Crawl e registrarvi altri suoni di batteria e archi. Questa nuova versione piacque molto a Bowie a cui venne in mente, per un momento, di rifare l'intero album. Dopo la sua scomparsa, nel 2018 McNutty ha concretizzato quest'idea e ha sostanzialmente rieseguito Never Let Me Down con Sterling Campbell, Tim Lefebvre, Reeves Gabriel, David Torn e la band di Blackstar. Ma a questo punto c'e da chiedersi: è questo un disco di Bowie oppure no? È legittima un'operazione del genere?

Per chi è vorace di novità, Bowie è comunque una garanzia ed è impressionante la quantità di materiale inedito, i segreti rimasti nei cassetti, le versioni alternative, i remix affidati ad altri, in particolare di quella fase in cui rimase affascinato dalla dance, buttandosi secondo gli scettici nella musica più commerciale degli anni '80.

Non bastassero vinili e cd, le due versioni da collezione di Loving the Alien includono altrettanti booklet con foto inedite di Herb Ritts, Greg Gorman e altri. Superba la qualità delle incisioni su vinile per 125 brani, ore e ore d'ascolto. Insomma, a poco meno di tre anni dall'addio alla terra, David Bowie è ancora vivo.

Un fuoco che continua a ardere, generazione dopo generazione, ogni volta una riscoperta.

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