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Usa, Emmy Awards: nuovo trionfo per il "Trono di spade"

Quest'anno è stato un vero testa a testa tra Netflix e HBO. La piattaforma web, per la prima volta ha incassato più nomination del colosso via cavo, 112 contro 108, ma le statuette finali sono state 23 per entrambi

Usa, Emmy Awards: nuovo trionfo per il "Trono di spade"

Sono stati sicuramente gli Emmy del Trono di spade. La serie targata HBO è riuscita ad aggiudicarsi il premio più ambito grazie alla sua settima stagione. Premiata come "migliore serie drammatica", ha portato a casa anche la vittoria di uno dei suo attori, Peter Dinklage, premiato, per la terza volta da quando la serie è iniziata, come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Tyrion Lannister, il Folletto della casata con il leone sullo stemma.

Nonostante il successo della serie, quest'anno è stato un vero testa a testa tra Netflix e HBO. La piattaforma web, per la prima volta ha incassato più nomination del colosso via cavo, 112 contro 108, ma le statuette finali sono state 23 per entrambi.

Una vittoria anche per Henry Winkler, l'attore che interpretava Fonzie nella celebre sitcom degli anni '70-'80. Dopo un'intera vita passata in tv, l'indimenticato Winkler ce l'ha fatta e all'età di 72 anni ha portato a casa la sua prima statuetta. Non però per il personaggio di Fonzie e nemmeno per la sua carriera, ma per il ruolo di Gene Cousineau di Barry, serie tv HBO.

Grande successo nella 70esima edizione degli Oscar della tv americana anche per Amazon. La fantastica signora Maisel, storia della vita di una casalinga degli anni '50, ha ottenuto otto riconoscimenti, di cui tre minori già consegnati in precedenza, aggiudicandosi quello più ambito di miglior serie comica.

Nessun premio invece per la miglior serie drammatica dello scorso anno, The Handmaid's Tale. Data anche in questa edizione per favorita, non ha ottenuto nessuno dei premi maggiori nella serata al Microsoft Theater.

A vincere il premio di miglior miniserie è stato The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story di Ryan Murphy, che racconta l’omicidio dello stilista Gianni Versace, avvenuto a Miami il 15 luglio 1997.

Da segnalare inoltre la vittoria di Claire Foy, miglior attrice di una serie drammatica per il suo ruolo della Regina Elisabetta II in The Crown di Netflix, parte che lascerà nella prossima stagione. Tra i successi Netflix, Jeff Daniels come miglior attore non protagonista per la serie Godless, mentre il riconoscimento per la miglior attrice è andato a Regina King, Seven Seconds.

Oltre alle famose statuette, durante la serata condotta da Michael Che e Colin Jost, c'è stato spazio anche per la politica. Dal razzismo a Hollywood al #MeToo al presidente americano Donald Trump si è giunti infine ad uno dei momenti più romantici della storia degli Emmy: una inusuale proposta di matrimonio in grande stile.

Glenn Weiss, vincitore del premio per la miglior regia per la Notte degli Oscar, ritirando la statuetta ha inscenato un finale a sorpresa: "Ti chiedi perché non ti chiamo la mia ragazza? - ha detto rivolgendosi alla fidanzata Jan Svendsen in platea - Perché voglio presentarti come mia moglie".

La fidanzata, nello stupore generale, ha accettato la proposta in mondovisione.

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