Cultura e Spettacoli

Le vedove dei banditi più brave dei mariti

di Steve McQueen con Viola Davis, Michelle Rodriguez, Cynthia Erivo, Colin Farrell

Tre donne restano vedove lo stesso giorno alla stessa ora. La colpa è del mestiere non proprio ineccepibile dei loro maritini. Sono rapinatori e finiscono «esodati» sotto i proiettili della polizia di Chicago. Alle consolabilissime mogliettine lasciano in eredità un notes dove è appuntata la strategia del prossimo assalto. La cassaforte di un discusso rampante politico, pilotato dal paparino, emarginato dalla scena per l'imbarazzante carta d'identità. Ebbene, le signore, rimaste sul lastrico, scelgono la strada più difficile. Invece di vendere i loro segreti al miglior offerente, scelgono di ereditare armi e passamontagna dalle defunte dolci metà. All'improvviso però l'assalto diventa un colpo... di scena. Widows - Eredità criminale è l'ultima fatica di Steve McQueen, il regista nero che ci ha regalato, tra gli altri, Hunger e più recentemente 12 anni schiavo. Da questi due titoli Widows si allontana decisamente. Trattasi di thriller nella miglior tradizione del genere con sorpresa finale perché non tutto quello che si vede viene mostrato. Allora la sfida è occhio ai particolari. Efficacissimo il montaggio alternato delle prime scene che raccontano la vita familiare dei tre probi viri proprio mentre sono alle prese con il loro ultimo «lavoro». Poi addio maschietti. La macchina da presa punta dritto sul premio Oscar Viola Davis, capa della gang in gonnella, che l'anno scorso ha vinto la statuetta con Barriere di Denzel Washington, Michelle Rodriguez, divetta da Fast & Furious e Machete Kills, oltre a Colin Farrell negli azzimati panni del politicante in cerca di successo. Non solo suspense, però. Il film scava nei drammi personali e nella diplomazia politica. McQueen insomma ci mette la firma non soltanto autoriale. Lontano da argomenti più scabrosi, come la parabola di Bobby Sands o i diritti dei neri nell'800 tutto sembra più semplice anche se confezionare un thriller di successo non è cosa da poco.

Gli appassionati gradiranno, gli altri torneranno a casa con un film che non rinuncia ai dialoghi e nemmeno alle rivoltelle.

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