Cultura e Spettacoli

Veronesi ricorda la strage di Nizza suonando Schubert e Beethoven

Domani il maestro è al Puccini Festival con ospite l'orchestra francese

Antonio Lodetti

La musica classica si allinea contro il terrorismo per diffondere un messaggio di pace e di solidarietà. Lo farà domani sera il maestro Alberto Veronesi, con una serata speciale al Puccini Opera Festival di Torre del Lago, con un concerto evento per ricordare la strage dello scorso anno sulla promenade di Nizza. Veronesi ha invitato l'orchestra Filarmonica di Nizza, guidata da Györivànyi Ràth György «per consolidare un rapporto di amicizia e uno scambio culturale, dato che quest'anno il Puccini Opera Festival è dedicato alla Francia», dice Veronesi. «L'anno scorso, quando ero sul palco del Festival, venni a sapere la notizia dell'attentato. Fu un atto terribile che mi colpì tantissimo. Subito ho eseguito La Marsigliese in omaggio ai caduti e mi sono ripromesso che presto avrei fatto qualcosa per ricordarli. La musica unisce la gente sotto la bandiera della bellezza e della cultura, e anche questo è un modo per combattere la barbarie. Siamo il primo festival ad aver invitato un'orchestra francese. Il Puccini Festival si svolge a Torre del Lago e a Viareggio, e la passeggiata di Viareggio è molto simile a quella di Nizza, si affaccia sullo stesso mare. Anche il terzo anno della Bohème pucciniana è ambientato a Nizza».

Il concerto di domani sera si aprirà con Veronesi e György in un simbolico scambio di bacchette sulle note di Manon Lescaut. «Poi - dice il direttore - abbiamo in programma la Sinfonia n.8 in si minore D759 Incompiuta, di Schubert e la Sinfonia n.3 Eroica di Beethoven. Per me questo concerto ha un grandissimo significato. Ci saranno anche l'ambasciatore francese in Italia e molte personalità, per segnare l'amicizia e la vicinanza fra Italia e Francia in un momento di raccoglimento e arte».

Il maestro Veronesi, poi, in questi giorni è impegnato su molteplici fronti. Questa sera riprenderà Turandot nella versione proposta da Alfonso Signorini per l'apertura del Festival Puccini. «Quella Turandot è stata un grande successo di pubblico con bis e standing ovation. Non avevo dubbi che Signorini avrebbe soddisfatto le aspettative dei melomani anche se viene da un altro campo. In quest'opera si vede la profondità e la lucidità della sua passione per la lirica». Poi domenica sarà la volta della Bohème di Maurizio Scaparro, con la scenografia «molto surreale» di Jean Michel Fallon...

Ma il festival è ancora molto lungo; proseguirà fino a fine agosto e il maestro Alberto Veronesi suggerisce un'altra opera sui generis: Tosca con la direzione e la scenografia di Enrico Vanzina, un altro «insospettabile» appassionato di musica colta.

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