Cultura e Spettacoli

Virus, la "lezione" di Sgarbi a Sarri e Mancini

“Finocchio non è un insulto. E’ un sfogo di una persona che ha una debolezza. Non è omofobia. Al massimo è maleducazione”

Virus, la "lezione" di Sgarbi a Sarri e Mancini

Come di consueto il giovedì sera su Rai 2 va in onda il talk show, condotto da Nicola Porro, Virus Il contagio delle idee che vede la partecipazione straordinaria di Vittorio Sgarbi che cura una rubrica in anteprima al programma Gli Sgarbi di Virus. Vittorio Sgarbi a Virus non si è reso protagonista del suo spazio prima dell’inizio del programma ma anche nel corpo a corpo di Virus quando l’argomento trattato è stato quello relativo alla lite fra Sarri e Mancini ed alle parole “Frocio, Finocchio” pronunciate dal tecnico del Napoli.

I protagonisti del corpo a corpo sono stati Vittorio Sgarbi e Michele Ainis. Le parole di Vittorio Sgarbi a Virus: “Dopo la partita, il più violento sembrava Mancini e il più mite era Sarri. Mancini e Sarri sembravano due froci. Dire frocio è uno sfogo come la bestemmia. La bestemmia è un modo per dire di essere incazzato. Anche la parola “finocchio” non significa più niente. Oggi è solo un ortaggio. Mancini di cosa sei offeso?”.

Poi Vittorio Sgarbi prosegue: “Finocchio non è un insulto. E’ un sfogo di una persona che ha una debolezza. Non è omofobia. Al massimo è maleducazione”. Rivediamo lo sfogo in campo dell’allenatore Carlo Mazzone. Finocchio è una parola vintage, una parola che non c’è più. Se a Mancini fosse stato detto gay, non si sarebbe offeso”. Infine nuovamente Sgarbi: “Uno incazzato con se stesso si scarica con un altro. Sono sfoghi.

Mancini e Sarri sono due vecchi rincoglioniti”.

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