Roma

Lo spoil system potrebbe costare 5 milioni di euro

Il risarcimento per lo spoil system attuato dalla giunta Marrazzo nelle Asl potrebbe costare ai cittadini del Lazio 5 milioni di euro. «Stanno realizzando un vero e proprio blitz: per legittimare la scandalosa rimozione e la reintegrazione dei direttori vogliono con una tempestività e solerzia insolite approvare una legge sanare il pastrocchio». È quanto ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, durante la riunione della commissione Bilancio impegnata al vaglio della Proposta di legge che prevede un equo indennizzo ai direttori generale decaduti. «Hanno sovvertito il detto popolare che recita: fatta la legge, trovato l’inganno. In questo caso, fatto l’inganno, s’inventano una legge. Mi auguro soltanto che ci sia un sussulto di orgoglio, e le forze più coerenti del centrosinistra si oppongano».
«Ma al di là di queste considerazioni di ordine politico – ha puntualizzato Pallone – ci sono delle valutazioni di ordine economico. La probabile reintegrazione dei direttori rimossi ammonterebbe addirittura a 5 milioni di euro. Una somma enorme che avrebbe potuto essere utilizzata per offrire a esempio ai pazienti servizi di teleassistenza e telemedicina ad oggi non ancora presenti sul territorio laziale», nonostante la finanziaria regionale ne abbia previsto la sua istituzione, in virtù di una proposta di legge presentata proprio dal capogruppo azzurro.
«La rimozione improvvisa dei direttori generali – ha aggiunto Pallone - sta compromettendo il risanamento e la qualità del servizio, azioni che presuppongono interventi di carattere pluriennale. Anche se, infatti, la nomina dei direttori generali è di tipo fiduciario, è evidente che l’organo di vertice delle aziende riveste una natura prevalentemente manageriale, escludendosi qualsiasi assimilazione agli altri incarichi di matrice politica. Per questo, la scelta, la conferma e la revoca dei direttori generali deve essere informata a criteri meritocratici-tecnocratici di promozione dei più capaci e di incentivazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati».
«Qualsiasi approccio informato esclusivamente a una logica partitica di lottizzazione degli incarichi rischia, al converso – ha commentato Pallone - di compromettere in modo determinante il buon funzionamento del Servizio sanitario regionale e il rispetto di quelle logiche di azione imprenditoriali che costituiscono la ragion d’essere delle aziende. Lo spoil system, in astratto, può essere applicato ai direttori generali delle aziende, purché fondato su procedimenti valutativi di verifica dell’operato svolto e misurazione dei risultati raggiunti. È tale profilo che ha costituito l’errore di fondo dell’attuale maggioranza di governo regionale. L’esigenza di valorizzare la managerialità dei direttori generali è stato ribadito in termini giuridici dalla stessa Consulta, che proprio sulla base di tali argomentazioni ha ritenuto illegittima l’applicazione indiscriminata dello spoil system in ambito sanitario. Rimane, ovviamente, l’interrogativo aperto sulle modalità per far fronte alla complessa situazione venutasi a creare a seguito della pronuncia della Corte costituzionale».


«Sul punto, è evidente - ha spiegato ancora l’esponente di Forza Italia - che le azioni perpetuate dall’attuale maggioranza si inseguono in una sorta di circolo vizioso: da un lato, infatti, la Giunta ha applicato indistintamente lo spoil system senza alcun riferimento a criteri valutativi fondati sull’attività svolta dai direttori generali; dall’altro lato, i nuovi insediamenti sono stati motivati unicamente da logiche di cooptazione partitica lontane dagli obiettivi di miglioramento del servizio sanitario regionale; dall’altro lato ancora, l’unica soluzione messa in atto a fronte del pericolo imminente di una reintegrazione in blocco di tutti i direttori rimossi coincide con un banale tentativo di scendere a patti con i singoli ricorrenti, previa promessa di un risarcimento assolutamente inadeguato allo scopo».

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