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Atletico con un Villa in più e una scimmia come tutor

Simeone rilancia David (doppietta in campionato) a fianco di Cosa. E carica la squadra con la grinta del vice Burgos, l'uomo che zittì Mou

«Il Milan è un'istituzione nella storia del calcio. È molto concentrato su questa competizione e ha giocatori di grande talento. Per questo mi aspetto il miglior Milan e sono certo che sarà una partita molto dura per noi. Ma anche per loro». Il Cholo Simeone non riesce a mentire fino in fondo. Ha chiuso imbattuto il girone di qualificazione, in questa stagione al Calderon ha vinto 14 volte, solo il Madrid lo ha asfaltato, 0-2 in Copa del Rey nella semifinale dell'11 febbraio, doppietta di Cristiano Ronaldo. Ha forgiato una squadra a sua immagine e somiglianza, e dove non arriva lui ci pensa il suo vice, German Adrian El Mono (la scimmia) Burgos. Simeone non ha neppure bisogno di condizionarlo come faceva Pavlov con i suoi cani, el Mono si autostimola in solitario, la partita gli dà alla testa. Il soprannome glielo hanno generosamente dedicato i tifosi del River quando in gioventù difendeva la loro porta, gente che ne ha visti tanti ma pochi come lui. Nell'ultimo derby con il Madrid c'era un piccolo contingente di colchoneros sulle sue spalle nel tentativo di calmarlo mentre lui minacciava l'arbitro e neppure si era accorto della moltitudine che gli gravava addosso. Uno dei pochi che abbia messo a cuccia Josè Mourinho: «Yo no soy Tito, yo te arranco la cabeza». E Josè si è quietato in panca. L'arbitro Delgado Ferreiro nel suo rapporto ha sottolineato la sua attitudine all'aggressività, Diego Simeone lo usa come body guard e come prevenzione a qualsiasi contrattempo. El Mono non ha neppure avuto bisogno di scusarsi, c'è stata una processione di compagni pronti a giurare sulla sua bontà, e sul suo attaccamento ai colori dell'Atletico, Diego lo aveva come vice anche a Catania.

Sabato ha vinto in trasferta dopo due sconfitte consecutive contro Almeria e Osasuna, bassa Liga, David Villa ha segnato una doppietta e tanto è bastato per mettere di nuovo Simeone di buon umore anche se il Celta Vigo ha 34 punti in meno in classifica dell'Atletico e lotta per non retrocedere. Chi ha visto la gara della 27ª giornata del campionato spagnolo non ha però ricevuto una grande impressione dall'undici dell'altra Madrid. Lenti, approssimativi, poche idee, le reti sono arrivate nella ripresa dopo un primo tempo annoiante, però sono stati tre punti che hanno dato abbondanti iniezioni di autostima a tutto il gruppo. Simeone ha schierato un 4-4-2 molto mascherato anche per le assenze per squalifica di Diego Costa, Godin e Arda Turan, con Diego e Koke sulle fasce, l'ottimismo è arrivato dalla prestazione di El Guaje David Villa, 32 anni, 15° gol in campionato, assente nella vittoria di San Siro, sicura spalla del bomber Diego Costa questa sera. Simeone li avrà tutti, rosa al completo, 21 convocati compresi gli ex bianconeri Tiago e Diego.

Ma non è ancora morto nessuno e infatti i bookie bancano a 2,57 pari e vittoria del Milan. Ci sono segnali che non girano tutti a favore dell'Atletico, per esempio il particolare del girone vinto alla stragrande. Non sempre chi chiude la prima fase imbattuto poi vince il trofeo, il Chelsea (2011-12) nel suo girone venne sconfitto dal Bayer Leverkusen, e il Bayern (2012-13) perse addirittura con il Bate 3-1. L'ultima italiana a vincere in Europa è stata l'Inter che nel girone arrivò seconda sconfitta proprio da una spagnola, il Barcellona, che invece era uscita imbattuta dalla prima fase. «La verità - ha confidato Simeone- è che abbiamo un piccolo vantaggio che costringerà il Milan a cercare il gol. Noi dovremo solo controllare e ripartire».

Nessuno mette in discussione l'accesso al quarto ma solo un momento di crescita: «Crediamo di poter passare il turno - ha confidato Godin - e che questo possa aumentare la nostra autostima».

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