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Vidal, toccata e fuga alla Juve. Mazzarri non vuole Osvaldo

I bianconeri ritrovano i nazionali, ma il cileno ormai è in uscita. Riuniti in America i vertici dell'Inter: sfoltire la rosa la missione

Arturo Vidal
Arturo Vidal

I nazionali della Juventus sono rientrati ieri, Buffon e compagni, compreso Arturo Vidal, ma lui è di passaggio. Il centrocampista cileno non si è allenato, ha svolto solo le visite al ginocchio operato, ma con Massimiliano Allegri ci ha parlato e il suo procuratore Fernando Felicevich aveva in cartella l'offerta del Manchester United, si parla di 60 mln, cifra indecente, più probabile si avvicini ai 50, comunque tanta roba. Al centrocampista è stato offerto un ingaggio di 8mln a stagione, ma ormai le cifre sono pleonastiche, poi nei meandri dei contratti girano clausole, bonus, gettoni presenza, viaggi aerei per il Sudamerica, appartamento, automobile, diritti d'immagine. Non è neppure certo se gli 8mln d'ingaggio siano netti, è però certo che la Juve, dopo un fresco rinnovo, non possa competere e con tutti quei mln in entrata si fanno tante cose a essere bravi. I tifosi sono divisi, alcuni sostengono che sia un giocatore insostituibile, Allegri sa soltanto che per il 3 agosto, data della partenza per la tournée asiatica, vuole conoscere su quale organico può contare. Peraltro dopo settimane di questa trattativa, i tifosi si chiedono se l'offerta dello United sia reale: Vidal al Real è fatta (falso), Vidal al Psg ci siamo (falso), Vidal è del Real Madrid (falso), Vidal ha definito con il Bayern (falso), poi il Liverpool (falso), una valanga di smentite, adesso lo United.

Tutto l'headquarter interista è a Washingthon, Erick Thohir assieme a Walter Mazzarri sul campo della Catholic University, con Michael Bolingbroke, Marco Fassone, Javier Zanetti, Piero Ausilio e Claire Lewis. Si parla di mercato, di acquisti ma soprattutto di cessioni, all'Inter sono in troppi. In rosa ce ne sono 31, per permettersi altri acquisti occorre sfoltire, il lato oscuro e carente del lavoro pregevole di Marco Branca. Potendo l'Inter si libererebbe al volo di Vid Belec, Matias Silvestre, Isaac Donkor, Marco Andreolli, Hugo Campagnaro, Joseph Duncan, Lorenzo Crisetig, Joel Obi, Ezequiel Schelotto, Ricky Alvarez, Fredy Guarin, Zdravko Kuzmanovic e Saphir Taïder. Guarin e Alvarez sono stati offerti quasi quanto Pato e Robinho, per il colombiano l'Inter chiede 18 mln, al momento nessuno ha deciso di accettare questa proposta indecente. Dopo una stagione deludente, Fredy non ha messo giù un mondiale all'altezza, forse la Juve, con la quale ha già trovato un accordo economico, potrebbe essere un probabile cliente, sicuramente gradita al giocatore, con la piazza che probabilmente non si metterebbe più di traverso anche perché Mirko Vucinic all'Al Jazira, dicono, ha ritrovato il sorriso. Cedere Guarin e cedere Alvarez per raggranellare il cash, ma non per arrivare a Pablo Osvaldo. Lui non vuole più restare al Southampton, il club non ne vuol più sapere di Pablo. I 15mln spesi sono stati uno dei più grossi pacchi che la Premier abbia ricevuto. La dirigenza inglese ha ammesso che Osvaldo è stato il più grosso flop nella storia del club. Nonostante questo ieri il Daily Mail scriveva che Osvaldo è dell'Inter, vogliono restituirci il pacco. Osvaldo, a Walter Mazzarri, non piace, sicuro, se arriva glielo impongono.

Il Milan nelle parole di Adriano Galliani: «Se parte Robinho arriva una punta esterna. Dzemaili non è una trattativa, Balotelli sempre più centravanti del Milan. Ma siamo in 27, troppi per una squadra che deve giocare solo il campionato».

Intanto Lazio e Roma hanno messo a segno due supercolpi: accordo con il Feyenoord a 8,5 milioni per il centrale difensivo Stefen De Vrij, in giallorosso Yannick Ferreira Carrasco, centrocampista e punta belga Under 21, dal Monaco per 6 mln.

Per qualcuno è più forte di Iturbe.

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