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Addio a Zito mediano di Pelè scout di Neymar

Una vita da mediano. Anche se nel più talentuoso Brasile di tutti i tempi. Se n'è andato a 82 anni Josè Ely Miranda, per tutti Zito, uno dei protagonisti di quel fantastico Brasile che realizzò la doppietta mondiale a cavallo tra il '58 in Svezia e il '62 in Cile. Di quella squadra stratosferica Zito non era certamente una stella, ma la sua utilità a centrocampo, a fianco di Didì e alle spalle di Pelè, fu determinante per le due vittorie mondiali consecutive. Zito nel '58 vinse strada facendo il ballottaggio con Dino Sani, anche perchè il ct Feola, l'oriundo napoletano che mise insieme quella magica Seleçao, aveva bisogno di un uomo che sapesse anche lottare, in mezzo a tutti quei giocatori dai piedi buoni.

Non che Zito fosse meno tecnico dei celeberrimi compagni, ma in quella squadra era l'uomo destinato a recuperare palloni e a rilanciare l'azione. Salvo poi trovarsi al punto giusto nel momento giusto e siglare il gol del vantaggio sulla Cecoslovacchia nella finale di Santiago del '62.

Zito con il Brasile partecipò a tre mondiali, affrontando anche la sfortunata spedizione del '66 in Inghilterra, ma legò il suo nome anche alle imprese di un club che fece epoca negli anni Sessanta, il Santos di Pelè. Con quella maglia vinse due coppe Libertadores e due Intercontinentali, affrontando pure il Milan a San Siro. Anche dopo aver smesso, restò sempre legato come dirigente al club della sua vita, regalandogli tra l'altro la scoperta di Neymar, che ieri ha voluto omaggiarlo con un ricordo personale su Twitter.

E di quel Brasile irripetibile ormai ci restano pochi superstiti.

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