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«Alcuni sport non collaborano segnalati casi sospetti recenti»

Filippo GrassiaÈ interessante conoscere il parere di Daniela Giuffrè, funzionario di polizia, esperta di match fixing a livello internazionale, autrice del libro Game Over.Come considera la denuncia della BBC?«La notizia si basa su una valutazione, fatta a posteriori dalla Tennis Integrity Unit su eventi degli ultimi 10 anni, che non è suffragata da indagini né di natura giudiziaria, né sportiva-disciplinare. Fra l'altro non fa i nomi dei 16 tennisti chiamati in causa. La Tiu sta lavorando in profondità sull'integrità nel tennis fin dal 2008: lo dimostra il fatto che ha stilato un codice etico e messo in piedi un buon programma anti-corruzione. Ma va aggiunto che la sua casistica è ancora limitata».Provvedimenti uguale a zero. E allora?«Non direi che non ci siano provvedimenti, forse pochi ma ci sono. In Italia la Federtennis ha radiato Bracciali e Starace. Bisogna poi aggiungere che scoprire i casi di match fixing nel tennis è molto più difficile che negli sport di squadra come nel calcio. Nel tennis, perdere volontariamente un match dipende dalla volontà di una sola persona».È a conoscenza di memorandum inviati a Forze di Polizia o a enti come i Monopoli?«Non mi risulta che ci siano procedimenti di polizia in corso contro tennisti. Nel nostro paese l'Aams effettua continui monitoraggi su una serie di sport tra cui il tennis e so che ha segnalato alcuni casi sospetti agli organi competenti nei mesi scorsi».È al corrente di incontri manipolati nel tennis?«Il tennis è uno degli sport presi maggiormente di mira dai match-fixer con il coinvolgimento di personaggi legati alla criminalità organizzata. Sul mercato delle scommesse i profitti sono altissimi quando il fix riesce».Quali gli sport a maggior rischio?«Calcio, tennis e basket. Ma non solo. Qualunque competizione sportiva può diventare un target, anche il cricket».Quali federazioni collaborano maggiormente?«Non generalizzerei. Molto dipende da quanto le federazioni e le associazioni sportive prendono a cuore il problema ponendo in atto misure preventive contro il match-fixing.

Ma ci sono ancora sport e paesi che negano o sminuiscono i rischi di match fixing nel loro ambito».

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