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Alfa Romeo affronta la svolta e non tradisce il MiTo La rinnovata compatta sportiva corteggia i giovani

I particolari si ricollegano a Giulia, contenuti più ricchi e hi-tech Le funzioni aggiuntive al sistema d'intrattenimento. Torna il diesel

Un look più fresco e coerente con lo stile della Giulia, nuovi contenuti tecnologici e una gamma ottimizzata per rispondere alle esigenze di tutta la clientela. Con queste frecce al proprio arco, è arrivata nelle concessionarie la rinnovata Alfa Romeo MiTo. La compatta sportiva del Biscione punta su un pubblico giovane e dinamico con un'offerta che spazia fra tre allestimenti e sei motori, oltre a numerosi accessori opzionali raggruppati in pacchetti con i contenuti più richiesti. L'estetica di MiTo è stata rivista soprattutto nel frontale, con l'adozione di una calandra con il grande trilobo al centro che ricorda chiaramente l'appartenenza alla «nuova» famiglia Alfa. Il modello, inoltre, esibisce ora il rinnovato logo della marca e, a seconda dell'allestimento, finiture specifiche che ne sottolineano la vocazione.

Già al livello base, chiamato semplicemente MiTo, la dotazione comprende il climatizzatore manuale, 7 Airbag, il selettore Alfa Dna della modalità di marcia e il controllo di stabilità EsC con antislittamento e Hill Holder. Con le versioni Super si aggiungono i cerchi in lega da 16, i fari fendinebbia e vari accessori e finititure mirati al comfort (dal cruise control al sistema di infotainment Uconnect con schermo touch da 5 e i sedili in tessuto ed ecopelle).

La sportività di MiTo è sottolineata invece dall'allestimento Veloce con le sospensioni a taratura specifica e il doppio terminale di scarico, le ruote da 17, l'impianto frenante maggiorato Brembo e interni con volante in pelle, pedaliera in alluminio e sedili molto contenitivi in tessuto e Alcantara. A un'auto destinata soprattutto ai giovani si chiede oggi la massima connettività, che Nuova MiTo mette a disposizione con l'interessante versione Live del sistema di infotainment Uconnect: una serie di funzioni aggiuntive che permettono di integrare al meglio il proprio smartphone e di accedere direttamente dal display touch alla navigazione tramite TomTom, a Facebook e Twitter, alle stazioni di Internet Radio e all'immenso catalogo musicale di Deezer.

Sotto il cofano, la novità è il ritorno del motore diesel, con l'inedito 1.3 Multijet da 95 cv che coniuga la brillantezza (scatto da 0 a 100 in 12,5 secondi e 180 km/h di velocità massima) con il contenimento dei consumi (Alfa dichiara una media di soli 3 litri ogni 100 km) e delle emissioni di CO2 (meno di 90 g/km). Sempre ampia l'offerta di motori a benzina: va dal 1.4 aspirato da 78 cv al bicilindrico 0.9 Turbo Twinair da 105 cv e arriva al top con il 1.4 MultiAir Turbo nelle varianti da 140 e 170 cv, entrambe con il cambio automatico a doppia frizione TCT. Un'interessante alternativa, mirata al risparmio senza sacrificare le prestazioni, è offerta infine dalla versione bi-fuel, a benzina e Gpl, spinta dal motore 1.4 Turbo da 120 cv. Il listino parte da 15.900 euro richiesti per MiTo 1.4 a benzina nell'allestimento base, per arrivare ai 24.550 euro della versione 1.4 Multiair Turbo nella versione Veloce. Servono 19mila euro per il Diesel e 20.450 per MiTo a Gpl.

EAr

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