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Allegri ricarica la Juve per cancellare Madrid "Pronti per la rimonta"

Max: «Sarà una sfida da vincere tutti assieme» Ma vanno ritrovati CR7, Dybala e Mandzukic

Allegri ricarica la Juve per cancellare Madrid "Pronti per la rimonta"

Torino Se la manita di Ronaldo avrà avuto l'effetto di spronare più la Juventus o l'Atletico Madrid, lo scopriremo solo il 12 marzo. Giorno in cui, allo Stadium, la Signora cercherà di rimontare il doppio svantaggio patito al Wanda Metropolitano. Di sicuro, CR7 non ha fatto una bella figura: né in campo e nemmeno fuori. Perché, insomma, mostrare le cinque dita per rimarcare la propria superiorità non è stato un gesto da gentiluomo: prima in campo e poi nella zona mista, il portoghese ha così palesato tutta la propria insoddisfazione mista a frustrazione. Adesso, a lui come a tutta la Juve, non resta che rimboccarsi le maniche, avvicinarsi ancor più allo scudetto e poi tentare l'impresa.

Non sarà facile, certo che no. Perché se c'è una squadra scorbutica e abituata a questo genere di battaglie, questa è proprio l'Atletico: pochi regali da sempre, difesa granitica e via di contropiede. Poi, ovviamente, i bianconeri dovranno crederci e magari ficcarsi in testa che nell'attuale stagione i colchoneros hanno perso 4-0 a Dortmund nella fase a gironi, mentre in Liga hanno perso in casa il derby con il Real per 1-3. Così come va ricordato che, a Torino, Simeone dovrà fare a meno degli squalificati Diego Costa e Thomas: la Juve non avrà Alex Sandro, ma stavolta Allegri non potrà rinunciare a Cancelo e il saldo sarà quindi quasi certamente positivo.

Dopo di che, a Madrid nulla è andato per il verso giusto eccezion fatta per le parate di Szczesny. Non ha inciso Ronaldo e si è detto, perché un giocatore così non lo si compra certo solo per vederlo pericoloso su punizione (una volta direttamente, una volta con un assist). Ma non hanno giocato ai loro livelli nemmeno i suoi compagni: Dybala è sparito per l'ennesima volta nell'occasione che contava, Mandzukic è stato disinnescato dalla copia Godin-Gimenez, il centrocampo non ha retto e la difesa ha ballato. Con, di contorno, la sceneggiata di Bonucci, rimasto a terra nell'azione del raddoppio ma immortalato dalle telecamere nel goffo tentativo di far credere all'arbitro di essere stato malmenato. Ma non l'ha difeso nemmeno Alex Del Piero ai microfoni di Sky...

«C'è solo una cosa da fare: mettere da parte questa partita e pensare alla rimonta», le parole con cui Allegri ha congedato la serata. Dando subito una sveglia ai suoi, i quali del resto lo scorso anno seppero andare a un soffio dal ribaltare lo 0-3 casalingo contro il Real: autostima e capacità di reazione non mancheranno, ecco. «Perdere una partita ci sta. Al ritorno basterà avere pazienza, fare più attenzione e giocare con più precisione e più velocità. L'intensità non c'entra niente, non è vero che in Italia non siamo abituati ad averne: dovevamo solo giocare meglio».

Detta così, sembra facile. E magari alla Juve servirà pensare che lo sia. La rincorsa è comunque già partita, anche via twitter per mano dello stesso Allegri: «20 giorni. 20 giorni per ESSERE PRONTI a una sfida da VIVERE, e VINCERE, tutti assieme. Fino alla fine». Parole d'ordine in maiuscolo e tanti saluti a chi non ci crede.

Nel frattempo, ci sono anche da fare i conti. Economici, sì.

Perché Cristiano Ronaldo costa e un'eliminazione agli ottavi non era proprio prevista.

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