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Allegri sta sereno "Vedrete la vera Juve solo dopo la sosta"

Oggi alle 18 la supersfida Roma-Juventus. Le ultime dai ritiri dei giallorossi e dei bianconeri

Allegri sta sereno "Vedrete la vera Juve solo dopo la sosta"

L'imperativo è tenere botta adesso. Dopo avere perso contro l'Udinese e con il mercato più aperto che mai, la Juventus non può fare altro. Poi, dopo la sosta, tutto tornerà alla normalità almeno a livello numerico. Il problema è il calendario, visto che oggi i bianconeri se la vedranno con la Roma: una volta, quando le grandi erano teste di serie e le prime giornate del campionato non proponevano veri big match, non sarebbe successo e anche le iniziali mini emergenze potevano essere gestite diversamente. Qui invece non c'è scelta: al netto degli infortunati (Marchisio, Khedira, Asamoah), con Morata buono solo per la panchina e giocatori in partenza (Coman, Isla), non si può comunque prescindere dal risultato. Contro la squadra arrivata seconda l'anno scorso, lei pure ancora in costruzione ma pur sempre rivale per lo scudetto: «Serve equilibrio - predica Allegri -. Dopo la sosta ci ricompatteremo per raggiungere gli obiettivi che sono nel nostro dna. Il girone di Champions è difficile ma non impossibile, diciamolo. La Roma? Ha voglia di vincere il campionato e, insieme a noi e all'Inter, è tra le favorite». Detto serenamente, senza stress. Ché la parola più usata da Allegri già nelle scorse settimane è stata “pazienza”: «Si può anche rincorrere, capita. La Juve lo ha fatto tre anni fa, poi ha vinto». Sulla panchina bianconera era seduto Conte e in effetti andò proprio così. «Niente ansia - ordina Allegri -. L'importante è arrivare a fine mercato con la rosa completa e giocatori di qualità».

Cosa che avverrà, dal momento che Cuadrado e Alex Sandro sono già arrivati, mentre Draxler è dietro l'angolo sulla base di 32 milioni (26 milioni fissi, più 6 di bonus), appena cinque in più di quanto non sarà incassato per Coman: il Bayern Monaco lo pagherà infatti 7 milioni subito e 20 tra un anno. Follia o no, affari loro. Semmai, in casa Juve c'è da rammaricarsi per i tempi e per una rosa che è stata rimodulata in corso d'opera: «Il mercato è pericoloso, le voci possono distrarre. La partenza di Vidal ci ha costretto a ripensare al tutto. Come si concilia l'arrivo di Cuadrado con quello eventuale di un trequartista come Draxler? Bisogna essere bravi a mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili. La stagione è lunga, avere diverse soluzioni tecniche sarà molto importante. Dobbiamo essere consapevoli di avere le carte in regola per vincere lo scudetto, passare il turno in Champions e lottare anche in Coppa Italia».

Oggi, comunque sia, Roma-Juve: con Dybala titolare (per la prima volta in una partita seria) insieme a Mandzukic, Padoin vice Marchisio («l'unico che può giocare davanti alla difesa: ho provato anche altri, ma sono tutti azzardi») e il 3-5-2 per ora confermato. «Vi dirò dopo la partita se sarà stato meglio affrontare la Roma così presto. Loro avranno il dente avvelenato, ma noi vogliamo prestazione e risultato. Il quinto scudetto di fila non è assolutamente scontato, dobbiamo lavorare molto». Con una squadra forse “troppo” nuova, obbligata a muovere la classifica contro la rivale numero uno per il titolo.

Altrimenti, sai che pausa piena di paranoie.

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