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Allegri vuole scacciare i fantasmi del Genoa Ma è mistero Marchisio

Max: «Dovremo essere aggressivi come loro» Ginocchio ko, il Principino fuori 4 settimane

Allegri vuole scacciare i fantasmi del Genoa Ma è mistero Marchisio

Lo scorso anno la trasferta di Marassi fu un vero e proprio incubo: tre gol presi in meno di mezzora (27', per l'esattezza: doppietta di Simeone e autogol di Alex Sandro), Juventus quasi mai in partita, un mezzo litigio tra Mandzukic e Cuadrado e, a fine gara, giocatori in silenzio. «Dopo una sconfitta è meglio stare zitti - spiegò Allegri -. Abbiamo preso una mazzata utile per tornare con i piedi per terra». «Storicamente su quel campo la Juve ha sempre fatto fatica - ha ricordato ieri il tecnico bianconero -. Qualche mese fa, per risparmiarci pure quella, abbiamo fatto ancora peggio. Adesso, siccome vogliamo affrontare la sosta in totale serenità, dobbiamo vincere. Per farlo, però, dovremo metterci alla pari dei nostri avversari dal punto di vista dell'aggressività».

Juve avvisata, con quel che ne consegue. Sperando che la truppa non si sia dimenticata gli avvertimenti di otto giorni fa, quando lo stesso Allegri aveva detto chiaro e tondo di volere evitare peccati di presunzione. Contro il Cagliari la risposta è arrivata puntuale, adesso non resta che ripetersi anche lontano dallo Stadium chiudendo nella maniera giusta questa introduzione alla stagione che poi, dopo la sosta, vedrà Buffon e compagni ospitare il Chievo e fare visita al solito Barcellona. «Non so perché capiti sempre a me - ha scherzato Allegri -, so che però sarà una sfida bella e affascinante: dovessimo vincere al Camp Nou, il passaggio del turno sarà più semplice. L'accesso agli ottavi passerà comunque dalle trasferte con Olympiacos e Sporting Lisbona: ora però pensiamo a battere il Genoa».

Lanciato il messaggio, non resta che vedere come andrà a finire. Augurandosi anche che, sempre dopo la pausa, non arrivino (altre) cattive notizie sul conto di Marchisio: il Principino, sul cui conto non erano mancate voci a proposito di un addio alla Juve con destinazione Milan o Chelsea, si è infatti dovuto fermare in seguito «ad accertamenti clinici e strumentali ad opera del dottor Cugat, a Barcellona». Ne è e emersa la necessità che il giocatore venga sottoposto a terapie specifiche e a un lavoro di rinforzo muscolare. Per tale ragione non sarà disponibile per le prossime 3-4 settimane». Il problema è legato al ginocchio sinistro, lo stesso operato nella primavera 2016: inutile creare allarmismi, ma certo è una notizia di cui la Juve avrebbe fatto volentieri a meno. Col mercato ancora aperto (Asamoah sempre più verso il Galatasaray), Marotta potrà in ogni caso ragionare sulla necessità di rinforzare ancora il reparto: Strootman rimane un sogno, André Gomes (Barcellona) e Renato Sanches (Bayern Monaco) sono invece ipotesi più o meno concrete, mentre è ormai imminente l'arrivo in difesa del tedesco Benedikt Howedes (Schalke 04).

Per battere il Genoa, comunque, dovranno bastare quelli che già ci sono: probabile conferma di Rugani come partner di Chiellini e solito ballottaggio in attacco tra Cuadrado e Douglas Costa, nel confermato (almeno per il momento) 4-2-3-1.

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