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All'Inter serve un play per non buttare un anno

di Filippo GrassiaA ncora un passo indietro. L'Inter ha toccato il fondo nella trasferta di Bergamo riuscendo nell'impresa di pareggiare (1-1) senza mai costruire una palla-gol per l'inconsistenza delle punte e la modestia del centrocampo. In picchiata anche il rendimento della difesa che ha regalato ai bergamaschi 4-5 nitide opportunità: solo colpa di Miranda e Murillo, un tempo insuperabili? C'è voluta una super prestazione di Handanovic, ancora una volta il migliore dei suoi, per salvare la faccia e portare a casa il pari. Un punto guadagnato, per intenderci, non 2 persi, contro una squadra reduce da ben 4 ko consecutivi. Crisi, vera e nera, di gioco e di identità. Nelle ultime 4 partite, l'Inter ha ottenuto altrettanti punti: sconfitta in casa con la Lazio, vittoria risicata ad Empoli, altro ko interno con il Sassuolo, pareggio fortunoso a Bergamo. E' come se Mancini si trovasse alle prime battute della stagione, non all'inizio del girone di ritorno. Negli ultimi 10 turni la Juventus, approdata al decimo successo consecutivo, ha conquistato 11 punti in più. Niente è perso in chiave-scudetto. Ci vuole, però, una netta inversione di tendenza per rientrare nel duello Napoli-Juventus.Troppi muscoli, pochi piedi buoni, specie fra i centrocampisti che non spiccano per idee e raziocinio. Perfino l'ex viola Pizarro, con la sua pancetta, farebbe un figurone. Per non parlare di Valdifiori, panchinaro a Napoli. La soluzione potrebbe essere legata all'arrivo del 23enne svizzero Xhaka, in forza al Borussia Moenchengladbach, a patto che il tecnico jesino decida di dare le chiavi della squadra a un playmaker. Medel e Melo non lo sono, lo strapagato Kondogbia fa il solletico a Ringhio Gattuso. Grave anche l'involuzione delle punte: Jovetic è il fantasma di se stesso, Ljajic sbaglia gol fatti, Icardi non riceve un pallone, Palacio sembra sul viale del tramonto, Perisic e Biabiany non sono mai stati goleador. Con 25 reti in 20 partite, poco più di quelli realizzati da Higuain, non si va da nessuna parte. Allora viene da chiedersi perché quasi tutti i nerazzurri giochino così male, decisamente sotto le proprie possibilità. Il manico non c'entra niente? Le continue mutazioni di formazione e moduli non aiutano il rinascimento di questa Inter che comunque vanta 14 punti in più della stagione scorsa.

Non è poco, ma non è abbastanza.

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