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Alonso, ora la Rossa si sente una moglie tradita

O sposa il progetto o addio. E Marchionne: "Avanti a testa bassa parlando poco"

Alonso, ora la Rossa si sente una moglie tradita

Dunque... In Spagna dicono che Alonso potrebbe essere tentato dalla Mercedes con Hamilton che piomberebbe in sella al Cavallino. In Inghilterra dicono che Alonso potrebbe cedere ai 100 milioni in tre anni che la Honda e la McLaren gli avrebbero messo sul piatto pur di averlo con loro. Nel qual caso, sul Cavallino, potrebbe arrivare chiunque: da nomi gustosi come Vettel - il più gettonato -, allo stesso Hamilton, a piloti più acerbi come l'eterno predestinato Hulkenberg o al pilota del vivaio Ferrari, Jules Bianchi. Come nelle barzellette, quelle tipo «ci sono uno spagnolo, un inglese e...» non poteva mancare il tedesco. Nel senso che dalla Germania, la Sport Bild propone l'ultima destinazione: la Lotus a rischio fallimento con in dote i preziosi motori Mercedes che però verrebbe acquistata dal miliardario canadese Lawrence Stroll - papà di quel baby Lance Stroll dell'Academy Ferrari -. Secondo i tedeschi, Flavio Briatore starebbe lavorando per trovare un posto a Fernando. A quel punto, Alonso si ritroverebbe in quel che resta della sua ex Renault. Un ritorno a «casa» copia di quello che dopo il tormentato 2007 in McLaren lo aveva visto unirsi di nuovo al team in cui aveva vinto due mondiali. Francamente, un'ipotesi inverosimile. Non a caso, Briatore, al sito Omnicorse.it , ha commentato: «Questa è una mezza stupidata, lasciamo perdere».

Per la verità c'è da augurarsi che sia una stupidata intera. Anche perché vien male a pensare che Alonso sia in procinto di lasciare con due anni d'anticipo la Ferrari per approdare in un team cantiere aperto. Tanto più che sarebbe proprio l'incertezza di poter vincere subito in Ferrari ad allontanarlo dal Cavallino. Figuriamoci in Lotus.

Ma tant'è, in questi giorni è un impazzire di voci spesso assurde. Ieri Marca , giornale sempre molto vicino all'asturiano, ha scritto che non ci sono vincoli e quindi penali da pagare in caso Alonso rompa in anticipo con la Ferrari. Mica vero: nei contratti di Maranello ci sono sempre. Piuttosto, fra lo spagnolo e il Cavallino non ci sono clausole legate alle prestazioni della monoposto che faciliterebbero l'uscita anticipata come da lui desiderato: ora o in futuro.

In questa confusione una sola certezza: a Maranello, dal presidente in pectore Marchionne che dagli Usa dice "ora testa bassa, non annunciare molto, non parlare molto ma portare risultati...", al presidente uscente Montezemolo, al team principal Mattiacci il pensiero di tutti è uno e uno soltanto: anche se ci danniamo per far andare una macchina nata male, anche se stiamo lavorando a un faticoso progetto di lungo periodo, noi siamo e restiamo la Ferrari, ecchediamine! Ovvero: la misura è colma. Ora, o il pilota sposa la causa in toto e il progetto a cui sta lavorando Mattiacci con i rischi che ne conseguono, o arrivederci e grazie. La sensazione forte è che a Maranello si sentano un po' tutti come una moglie tradita e, quel che è peggio, da un marito che non ha avuto una sbandata ma proprio non l'ama più e ha in agenda i numeri delle altre con cui ci parla pure. Domanda: di solito si recuperano matrimoni così? A volte sì.

Ma sono cose tristi.

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