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Ancora un ko per Milano: è il 9° di fila

Oscar Eleni

Una sinfonia mancata proprio nella volata finale. L'Emporio Armani cade per la nona volta consecutiva in eurolega, ma perdere (86-79) in volata contro il Fenerbache, tenere i turchi sulla graticola fino ai secondi finali, 80-79 a 59 dal gong, non regala soltanto carbone a Repesa che almeno ritrova una squadra, battezza a grande livello Fontecchio, riscopre, nella povertà dell'organico, un gruppo.

Nella Istanbul tormentata, senza Sanders, dopo le angosce del mese di dicembre si rivede l'Emporio che Repesa aveva in mente. Qualche regalo di troppo nei momenti chiave, la seratona di Datome (17) e Nunnally (19) due che erano nel nostro campionato, hanno incatenato Milano che ha tenuto i turchi sempre sotto i 25 punti in ogni tempo (18-19 23-21 22-18 23-21).

Risveglio vero per Kalnietis (20 punti 7/10 al tiro, 4/6 da 3), bravo McLean (12), finalmente reattivo Raduljica (12 p e 5 rimbalzi), ma è stata la squadra a battersi bene.

Certo si è sbagliato troppo da vicino (22 su 41), ai liberi (8 su 14), ma la difesa ha funzionato anche nell'emergenza, perché l'Emporio che era partito con 15 uomini per la stagione si trova adesso soffocato, senza Sanders, con Hickman (15 p 4 assist, ma 6 palle perse velenose) che va in corto troppo presto, e Dragic stralunato (0/4 in partenza, 3 punti in tutto). Se tutti avessero giocato con la testa di Macvan, il cuore di Fontecchio, forse ce l'avrebbero fatta. Peccato.

Vedremo lunedì a Desio contro Cantù se le cose sono cambiate davvero.

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