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Ancora polemiche su Balotelli. Senatrice del Pd: "È un imbecille"

In vista di Italia-Armenia gli azzurri si allenano sul capo della Nuova Quarto, squadra sottratta alla criminalità. Balotelli di nuovo al centro delle polemiche per il tweet che ha pubblicato

Ancora polemiche su Balotelli. Senatrice del Pd: "È un imbecille"

Ancora polemiche su Mario Balotelli. Dopo la manata alla telecamera di un operatore Mediaset che, come molti altri colleghi, stava riprendendo l'arrivo degli azzurri a Napoli, Supermario finisce nel tritacarne mediatico per un tweet che ha scritto, diciamo così, con un po' di leggerezza. Ricordiamo brevemente di cosa si tratta. La Gazzetta dello sport titola così: "Sta male ma parte per Napoli: sarà un simbolo anticamorra". Lui fotografa l'articolo, lo posta su Twitter e aggiunge un commento: "Questo lo dite voi! Io vengo perché il calcio è bello e tutti devono giocarlo dove vogliono e poi c'è la partita!!!". Inevitabile la polemica.

Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, è intervenuto per bacchettare il giocatore, cercando, al contempo, di smorzare i toni: "Più cautela sarebbe necessaria, ogni comunicazione viene valutata in tanti modi. Balotelli sta vivendo un momento impegnativo, però alla fine bisogna capire la pressione mediatica su lui è eccessiva". E aggiunge: "Non può scrivere parole che viene interpretato in tanti modi". Senza nascondere "solo lui è nell’occhio del ciclone".

La Nazionale porta comunque la sua testimonianza anticamorra nel napoletano, al fianco della società Nuova Quarto (squadra sottratta alla criminalità organizzata) per la legalità. La senatrice Pd Rosaria Capacchione, presente al campo Giarrusso, prende di mira Balotelli con particolare durezza: "Cosa ho pensato quando ho letto il suo tweet? Che è un imbecille. D’altra parte dopo al visita a Scampia... La sua è per metà ingenuità, per metà l’arroganza di chi vive al Nord, lontano, e non sa". Ma c'è anche chi difende l'attaccante. E non è una persona qualunque, si tratta del pm Antonello Ardituro, magistrato che decise di far rinascere la piccola società flegrea piuttosto che chiuderla: "Ho parlato con Balotelli prima dell’allenamento. Era felice di essere qui. Ma ad essere simbolo della lotta alla camorra è tutta la nazionale, non solo un giocatore".

Supermario si era seduto all’ultimo posto del pullman della squadra, quasi nascosto dalla tendina ma non come altre volte dalle cuffie con le quali si isola dal mondo. Appena messo piede giù dal bus si è goduto i cori che lo acclamavano. Sul campo, con Insigne era lui il più cercato dai colleghi dilettanti del Quarto, per foto ricordo e autografi ai quali non si è mai sottratto, sfoggiando un sorriso a 32 denti.

E durante la partitella di allenamento ha regalato, ai tifosi, qualche bel tocco raffinato.

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