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Annunci, indizi e messaggi Sempre più social mercato

I dubbi di Neymar. Il "like" nerazzurro di Vidal. Marchisio annuncia Bernardeschi. Keita si sfoga

Annunci, indizi e messaggi Sempre più social mercato

Dirigenti, procuratori, intermediari e sedicenti bene informati: il calciomercato è una giungla, districarsi tra notizie vere e «polpette avvelenate» è sempre più difficile e per chi ogni giorno è costretto a scriverne le figuracce sono una conseguenza inevitabile. Anche perché parlare al telefono con i diretti interessati, cioè i giocatori, ormai è più arduo che intervistare un capo di Stato.

Buon per noi che nell'epoca dei social network i suddetti pedatori siano dotati di profili in quantità, e che spesso li usino con una leggerezza che vanifica ogni sforzo di censura dei loro inflessibili uffici stampa. Prediamo l'ultimo caso, quello di Bernardeschi, di fatto annunciato come nuovo giocatore della Juventus da un tweet di Marchisio che col suo «Benvenuto, ti aspettiamo per iniziare insieme una nuova grande stagione» ha anticipato tutti i comunicati ufficiali. Per la cronaca oggi l'ex viola sarà a Torino, domani visite mediche e firma su un ricco quinquennale.

Fatturano come aziende ma restano pur sempre dei ragazzi, con tutta l'impulsività che li contraddistingue. E quindi a volte basta seguire con attenzione il loro cazzeggio virtuale per trarre indizi interessanti. Spesso prima di che le trattative siano chiuse iniziano a seguire su Instagram il nuovo club e i nuovo compagni: l'ha fatto Gonalons con la Roma, l'ha fatto la moglie di Morata col Manchester United e occhio perché ad aprile l'aveva fatto pure Brozovic. Guai, quindi, a sottovalutare apparenti inezie come il «like» piazzato da Vidal sul commento di un tifoso dell'Inter che lo sognava in nerazzurro.

Se a Milano sono rimasti appesi per giorni ai tentennamenti di Donnarumma o a quelli dei suoi presunti hackers, a Roma devono aver capito che Nainggolan si era stufato di attendere il rinnovo del contratto quando ha pubblicato una foto in cui era mollo in piscina con la minacciosa didascalia «pensando a che fare». Praticamente la stessa cosa che ha fatto Neymar, che l'altroieri si è fatto immortalare mentre era immerso nei suoi dubbi. Era stato appena venduto Salah, poi è toccato a Rüdiger e a quel punto l'egiziano ha rincarato la dose scrivendo «ora tocca a Nainggolan». Forse è stato proprio allora che Pallotta si è deciso a concedergli l'aumento.

Altri «mal di pancia» messi recentemente in piazza a mezzo internet sono stati quelli di Reina - che prese malissimo una battuta di De Laurentiis sulle presunte distrazioni che gli procura la consorte - o quello di Keita, scocciato per essere stato escluso da una delle ultime amichevoli della Lazio. Prima c'era stato Dani Alves che mentre si stava separando dalla Juve ha sparso veleno assortito, chiedere in particolare a Marotta.

Ci sarebbe poi una casistica sterminata sulle gaffes, ma per restare in tema limitiamoci a quelle che attengono al calciomercato. Perché quando si cambia squadra a volte i profili social fanno riemergere un passato imbarazzante. Correva l'anno 2012 quando il neorossonero Andrea Conti twittava contro la buona sorte del Diavolo nei sorteggi di Champions: «Vaff... il Milan e i suoi soliti sorteggi inculati».

Insomma, cari calciatori e parentame vario: commentate, fotografatevi e mettete tutti i «likes» che vi pare, ma se volete un consiglio dopo un po' ricordatevi anche di cancellare.

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