Brasile 2014

Anonymous all'attacco del Mondiale. Rete in allarme

I siti governativi e sportivi brasiliani da qualche giorno sono oggetto di un attacco informatico in piena regola. Protagonisti gli hacker, autori di una protesta per manifestare contro la corruzione e il maltrattamento del popolo. Un attacco inatteso quanto originale e un altro caso spinoso da risolvere. L'attacco ha paralizzato per qualche giorno anche siti di interesse nazionale

Hacker contro il Mondiale
Hacker contro il Mondiale

Pirati informatici all'attacco del Brasile. A poche ore dall'inizio della più prestigiosa manifestazione calcistica, gli attacchi informatici sono stati rivendicati da un gruppo di attivisti hacker. Il gruppo responsabile degli attacchi verso i siti del Governo brasiliano e verso quelli dei principali sponsor dei Mondiali 2014 è, manco a dirlo, quello di Anonymous.

Una chiara azione di protesta contro la corruzione e i provvedimenti del Governo che, secondo gli hacker, danneggerebbero il popolo. L'operazione, battezzata "OpWorldCup", è iniziata lunedì e mercoledì, a tarda sera, diversi principali siti brasiliani erano ancora alle prese con la risoluzione di notevoli problemi. Una paralisi informatica che ha coinvolto anche i siti di intelligence, del Dipartimento di Giustizia, della Polizia militare e quelli della Fifa Confederations Cup.

Le richieste fatte dal gruppo Anonymous al Governo sono quelle di porre subito fine alla corruzione e di evitare di usare le manieri forti contro chi manifesta pacificamente. Gli hacker si sono schierati dalla parte della gente e contro le ingiustizie. Le manifestazioni di protesta in Brasile con l'approssimarsi dei Mondiali sono aumentate, con il Governo accusato, almeno da molti, di aver prestato maggiore attenzione verso le imprese nazionali e le multinazionali a discapito dei cittadini e, in special modo, dei molti diseredati, allontanati, nel corso dei lavori di preparazione per la Coppa del Mondo,

538em;">dalle favelas, spesso, con metodi poco ortodossi.

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