Sport

Assen, Marquez è un razzo. E Vale studia l'impresa

Rossi 3° sulla pista delle sue 10 vittorie: «La scivolata? Un errore. Però qui sto bene». Dovi 4° ci prova

Sergio Arcobelli

Le zampate dei fuoriclasse. Quelle che arrivano nei momenti caldi, a un secondo dal gong dell'ultima ripresa. È lì, in quel frangente che vengono fuori i campioni. Come Marc Marquez e Valentino Rossi, i due fenomeni del motomondo. Il primo, Marquez, si è preso di forza la pole nell'ultimo tentativo disponibile, sfatando il tabù Assen in top class. Il secondo, invece, ad anni trentanove, riesce a chiudere terzo le prove ufficiali dopo la scivolata, giusto un'ora prima, in FP4. È l'ennesimo capolavoro della carriera del pesarese.

A ogni modo, il sabato di qualifiche vede i primi quattro piloti racchiusi in soli 79 centesimi: Marquez, Crutchlow, Rossi e Dovizioso. Si prevede, dunque, un Gp d'Olanda incerto fino alla bandiera a scacchi. Come un anno fa, quando Valentino, nell'ultimo trionfo della Yamaha, ebbe la meglio nel finale su Petrucci, fresco di promozione in Ducati ufficiale al posto di Lorenzo.

Proprio il maiorchino, reduce dal doppio trionfo Mugello-Barcellona, è lo sconfitto di giornata. Perché se il gap da Marquez è esiguo, è anche vero che quest'oggi partirà solo dalla decima casella. E in tal senso, chi potrebbe giovarne è, paradossalmente, Andrea Dovizioso, suo compagno in Ducati. Perché le ultime volte che in gara Lorenzo volava, al Dovi si appannava la vista. E il forlivese («La gara? Assen è Assen, difficile da decifrare. Marc, Vale e Viñales sono forti, noi siamo lì» dice il ducatista) non può permettersi altri passi falsi se vuole battere Marc Marquez. Il quale, però, continua a macinare record ora gli resta solo la pole a Motegi da conquistare e il cerchio è completo e finito. «Qui non è mai facile dice lo spagnolo -, ma alla fine ho fatto un bel giro. Ma sono più felice per il passo gara». Ahi ahi. La concorrenza è avvisata.

A partire da Valentino, primo inseguitore nel Mondiale, che nella pista delle sue dieci vittorie punta al colpo grosso. «Qui mi trovo bene con la moto e in gara conterà molto la scelta delle gomme. La scivolata in curva 7? Ho fatto un errore su una buca e sono arrivato troppo forte e sono caduto. La prima fila? Alla fine, ho avuto un po' di fortuna».

Fatto sta, Vale ha fatto segnare un tempone, a due decimi dalla sua pole stratosferica del 2015. Ma per battere il diavolo Marquez, al box Yamaha sono pronti a passare un'altra notte in bianco. Stavolta, c'è un altro clima rispetto al solito.

Di estrema fiducia.

Commenti