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In Austria è già il giorno "sprint" di Pellegrino: "Il bis iridato non è mai riuscito, ma io ci credo"

Il campione in carica e argento olimpico: «Klaebo venderà cara la pelle, però...»

In Austria è già il giorno "sprint" di Pellegrino: "Il bis iridato non è mai riuscito, ma io ci credo"

I Mondiali di sci Nordico entrano subito nel vivo, stamattina, con la sprint a tecnica libera (diretta tv Eurosport e Rai sport, qualifiche dalle 12, finali dalle 14.30) e già una delle più concrete occasioni di medaglia per Federico Pellegrino, capitano dei 17 azzurri - 10 uomini e 7 donne, sette alla loro prima volta convocati in Austria da Marco Selle. Nemmeno il tempo di levare preghiere devote o laiche speranze, davanti alla chiesa simbolo di Seefeld, la cappella di Santa Croce, è già tutti in pista. La cerimonia di inaugurazione della rassegna iridata è stata suggestiva: su quel lago che oggi si è ristretto, lasciando la chiesa sul cucuzzolo di una collina, fra il barocco zuccheroso di un Tirolo da cartolina, c'erano tutti i nove campioni del contingente azzurro, 5 ragazzi Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani e gli esordienti Stefan Zelger, Claudio Muller e Davide Graz - e 4 fanciulle Greta Laurent, Elisa Brocard, Ilaria Debertolis e Lucia Scardoni che saranno da subito in pista oggi.

Ieri, intanto, sono andate in scena le qualifiche per il resto del mondo, in un copione consolidato di ogni rassegna sportiva in cui l'importante è anche partecipare. Argentini, belgi, islandesi, ungheresi, malgasci, cinesi e mongoli, anche un messicano di 55 anni, ma soprattutto l'ottimo valdostano-thailandese Mark Chanloung, classe 1996, conterraneo di De Fabiani e di Arianna Follis, ieri secondo nella 10 km a tecnica classica che faceva selezione per ambire ad un quarto d'ora o più di notorietà. Oggi tocca ai big: «Arriviamo alla gara dell'anno con serenità, a posto di testa e fisico; con il nuovo staff si è instaurato un buon feeling e la condizione è cresciuta in queste settimane», ha riassunto Federico Pellegrino, reduce dalla vittoria di Cogne in Coppa. È lui il vero signore delle sprint: campione Mondiale in carica a Lathi 2017 e vice campione olimpico di specialità a Pyeong Chang 2018, tre lustri dopo quel Cristian Zorzi, argento sempre a Lathi 2001 e altro grande interprete di questo format, introdotto proprio quell'anno, a favore di show e velocità.

«Tattica ed istinto saranno fondamentali: devo essere pronto a leggere gli imprevisti che ci saranno sicuramente, fra russi e francesi. Non ho nulla da perdere perché nessuno ha vinto due ori mondiali in questa specialità», sottolinea Chicco come a dire che la pressione è sulle spalle di chi ha dominato la scena in questi ultimi due anni, ma quella medaglia ancora al collo non se l'è potuta mettere. Si veda alla voce norvegese di Johannes Klaebo, il collega e rivale di Pellegrino in queste ultime stagioni: «Lui si attende Pellegrino venderà cara la pelle, io mi sono preparato anche con i video dello scorso anno per comprendere meglio ogni dinamica».

Pista bella, tecnica e dura, con punti chiavi sulle salite: questa la fotografia del tracciato.

In pista ci sarà anche Francesco De Fabiani, perfetto sacerdote di Pellegrino, nella storica doppietta di Cogne la scorsa settimana: «Sarà molto dura ripetersi, già entrare in finale per me sarebbe il top», ha spiegato il valdostano che, dopo la sprint di oggi, salterà sabato la 30 km Skiathlon, per concentrarsi domenica su un'altra gara con grande ipoteca di medaglia azzurra, quando, sempre con Chicco, tenterà l'impresa nella team Sprint al posto di Didi Noeckler.

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