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Gli azzurri dello sci alpinismo all'assalto iridato in Francia

Dal 10 febbraio i Mondiali della specialità con 250 atleti in rappresentanza di 30 Nazioni (24 gli italiani) che si contendono 12 titoli. Il ct Angeloni: "Vogliamo il primo posto nel medagliere"

Gli azzurri dello sci alpinismo all'assalto iridato in Francia

Dal 10 febbraio il via ai Campionati Mondiali ISMF di Sci Alpinismo ospitati nel comprensorio di Pays des Ecrins nelle Haute Alpes francesi. Una settimana di competizioni nella quale 250 atleti in rappresentanza di 30 nazioni si battono per 12 titoli iridati. Tra le nazioni di riferimento della disciplina, certamente la Francia gioca il ruolo della squadra da battere, non solo in qualità di paese ospitante, ma per il livello dei propri atleti. «Ma noi cercheremo di contrastare il dominio dei cugini transalpini già dalla prima competizione, vogliamo il primo posto nel medagliere», sottolinea Oscar Angeloni, il tecnico della nazionale italiana.
Gli azzurri nella prima giornata di gare schiereranno tre coppie composte da Matteo Eydallin e Manfred Reichegger, Damiano Lenzi con Lorenzo Holzknecht e il duo Pietro Lanfranchi e Davide Galizzi. «Il nostro obiettivo è puntare al podio - sottolinea Oscar - e i ragazzi dovranno fare gioco di squadra per sfiancare il ritmo dei francesi, in particolare la coppia William Bon Mardion e Mateo Jacquemod che sappiamo essere la grande favorita per il titolo».
Grandi aspettative anche nelle categorie giovanili dove per esempio Robert Antonioli (categoria Under 23) è sempre salito sul podio nelle gare di Coppa del Mondo fin qui disputate. Il movimento femminile di vertice sta vivendo un cambio generazionale, dove Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini potrebbero puntare ad un buon piazzamento già nelle prima prova team race, ma è nella fascia Junior che il tecnico azzurro vede buoni segnali: «Su tutte cito Alba De Silvestro e Natalia Mastrota, due ragazze grintose che nel prossimo futuro potranno raccogliere risultati importanti».
La spedizione italiana sulle nevi di Pays des Ecrins è composta da 24 atleti «gran parte dei quali di livello agonistico eccellente, e anche per questo puntiamo al primo posto nel medagliere finale - prosegue Oscar Angeloni - anche se siamo consapevoli che il livello si è alzato ora che si sono affacciate nuove nazioni». Infatti, oltre al tradizionale scontro con i francesi, con la Spagna di Kilian Jornet e con la Svizzera (che agli appuntamenti iridati si presenta sempre con grandi atleti), gli azzurri dovranno vedersela con qualche formazione scandinava dove lo sci alpinismo agonistico sta crescendo fortemente.

E i percorsi? «I tracciati di gara li conosciamo bene, perché lo scorso anno qui si sono disputati i Campionati Europei - conclude Angeloni - percorsi tecnici, discese impegnative e neve buona».

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