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Balotelli e Sneijder le stelle assenti. Ma il vero fenomeno è sulla panchina

Favre, l'uomo dei miracoli, specialista in imprese con pochi mezzi

Balotelli e Sneijder le stelle assenti. Ma il vero fenomeno è sulla panchina

Le copertine sono tutte per Sneijder e Balotelli, ma l'autentico fuoriclasse del Nizza è un personaggio decisamente meno glamour: Lucien Favre, l'allenatore dei miracoli. Se il club francese si gioca contro il Napoli l'accesso a una Champions League che manca dal 1959, il merito è da ascrivere al tecnico svizzero, la cui carriera è piena di squadre portate un gradino oltre le proprie possibilità. Piazzamenti che non arricchiscono il palmares individuale, ma valgono come un trofeo vinto. Vedi il terzo posto del Nizza la passata stagione, alle spalle delle corazzate Monaco e Paris SG.

Perfezionista e maniaco dell'organizzazione, uno degli aneddoti più gustosi su Favre risale ai tempi dell'Echallens, il suo primo club allenato, quando accompagnò a casa il futuro nazionale svizzero Ludovic Magnin e mentre guidava utilizzava il finestrino appannato come lavagna tattica. Quella sua prima esperienza si concluse con la promozione nella B svizzera, il miglior risultato di sempre nella storia del piccolo club. Identico discorso nella tappa successiva all'Yverdon, portato fino al 4° posto in serie A elvetica e soprannominato Yverdinho per la qualità del gioco espresso. Favre in Svizzera ha sollevato trofei con Servette e Zurigo, in quest'ultimo caso nel 2004 interrompendo un digiuno che durava da 25 anni. La filosofia del pochi mezzi-tante idee lo ha accompagnato anche in Bundesliga: nel 2009 il suo Hertha Berlino ha chiuso al 4° posto con il 13° budget su 18; proficuo anche il lavoro fatto al Borussia Moenchengladbach, prima salvato dalla retrocessione, quindi qualificato per una Champions League che mancava da 37 anni.

Non è un tipo malleabile, Favre, come dimostrato dai turbolenti addii con diverse società da lui allenate. E' un uomo di campo e di spogliatoio, e sa come estrarre il meglio dai giovani e dai talenti mai pienamente espressi. Balotelli ottimo lo scorso anno - è l'esempio più facile, ma negli anni sotto l'ala protettiva di Favre sono maturati i vari Inler, Dzemaili, Ter Stegen, Kramer, Reus, Granit Xhaka. Nell'attuale stagione il Nizza è partito male in campionato (2 sconfitte), ma nel terzo turno preliminare ha incartato l'Ajax.

La differenza, ancora una volta, l'ha fatta l'uomo seduto in panchina.

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