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Barcellona, è crisi nera: dal Triplete alla beffa

Il Barcellona di Luis Enrique sta vivendo una vera e propria crisi d’identità

Barcellona, è crisi nera: dal Triplete alla beffa

Il Barcellona di Luis Enrique sta vivendo una vera e propria crisi d’identità. I blaugrana, nella passata stagione, conquistarono il Triplete trionfando in campionato, vincendo la Coppa del Re e sollevando la Champions League in faccia alla Juventus di Massimiliano Allegri, sconfitta in finale per 3-1. Il Barcellona ha perso ben tre partite consecutive in campionato e non accadeva da 13 anni. Il pareggio per 2-2 contro il Villarreal, del 20 marzo, aveva fatto suonare il campanello d’allarme, mentre la sconfitta subita in casa nel Clasico, per 2-1, e le altre contro Real Sociedad, per 1-0, e Valencia, 1-2, hanno certificato che il Barcellona è malato. Inoltre, se consideriamo la cocente eliminazione in Champions League per mano dell’Atletico Madrid del Cholo Diego Pablo Simeone la crisi in cui sono caduti gli uomini di Luis Enrique è quasi senza precedenti.

L’ex allenatore della Roma dispone del tridente d’attacco più forte del Mondo: Neymar-Messi-Suarez. L’attaccante brasiliano, classe 92, ha messo insieme 43 presenze complessive condite da 27 reti e 23 assist così suddivisi: (21-14 in Liga, 3-5 in Champions League, 3-2 in Coppa del Re ed infine 0-2 nel Mondiale per club). Il fuoriclasse argentino, invece, sempre in 43 presenze ha realizzato la bellezza di 38 reti e 18 assist: (23-12 in campionato, 6-1 in Champions, 5-4 in Coppa del Re, 1-0 nel Mondiale per Club, 2-1 nella Supercoppa Uefa, ed infine 1-0 nella Supercopa). Suarez, è attualmente il capocannoniere del Barcellona con 45 reti e 22 assist al suo attivo, in 47 presenze, così suddivisi: (26-15 in campionato, 8-4 in Champions, 5-1 in Coppa del Re, 5-0 nel Mondiale per Club, 0-1 nella Supercopa e 1-1 nella Supercoppa europea). Un tridente da 110 reti e 63 assist complessivi in stagione che, dopo aver sognato di compiere un altro Triplete, rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano.

Sfumata la Champions League, ora c’è da conquistare la Liga Spagnola che sembrava già chiusa fino a qualche settimana fa. Il crollo verticale del Barcellona ha permesso all’Atletico Madrid e al Real di rientrare prepotentemente in corsa a cinque giornate dal termine del campionato. La classifica parla chiaro: Barcellona e Atletico in testa appaiate a quota 76 punti e il Real di Zidane a inseguire ad una sola lunghezza. Entrambe le squadre di Madrid, però, sono ancora in corsa in Champions League, mentre il Barcellona il 22 maggio avrà la possibilità di giocarsi la finale in Coppa del Re contro il Siviglia di Emery che sogna di raggiungere la terza finale di Europa League consecutiva. Luis Enrique, ora, dovrà ricaricare le batterie dopo un mese nero che ha minato le certezze di una macchina che sembrava quasi perfetta fino a prima della sosta per le nazionali a marzo.

Il double renderebbe meno amara una stagione che sembrava essere ancora migliore di quella precedente e che invece si sta tramutando in un incubo.

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