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Basso: «Io penso al futuro» Ma la corsa 2005 può andare a lui

Basso: «Io penso al futuro» Ma la corsa 2005 può andare a lui

Ivan Basso è vicino a Lance Armstrong, nel senso che è in Colorado, a correre con la sua Liquigas-Cannondale, ma con una nota della società fa sapere che preferisce non commentare la vicenda del texano. «L'unica cosa importante, in questo momento, è rimanere concentrati sul presente e sul futuro», fa infatti sapere il varesino vincitore di due Giri d'Italia.
Ivan nel 2005, sul podio dei Campi Elisi, era il futuro. Dall'alto del palco più bello del mondo, e con sette Tour sulle spalle, Lance Armstrong l'aveva nominato di fatto sul campo: «Qui al mio fianco c'è l'erede designato: Ivan Basso», aveva detto il texano nella sua locuzione d'addio.
Il varesino, l'anno seguente, il Tour nemmeno lo correrà. Lo faranno tornare a casa da Strasburgo a causa dell'"Operacion Puerto", lo scandalo doping spagnolo che scoppia proprio alla vigilia di quell'edizione del Tour e miete vittime solo nel ciclismo, lasciando tranquilli calciatori, tennisti, maratoneti nonostante Eufemiano Fuentes, il ginecologo delle Canarie, con la passione della manipolazione sanguigna, dica chiaramente che tra i suoi clienti non ci sono solo corridori ciclisti.


Ora, dopo aver analizzato il materiale dell'Usada, l'Uci potrebbe decidere di togliere ad Armstrong quel Tour 2005 e consegnando di fatto nelle mani di Ivan Basso, che in quella Grande Boucle fu secondo dopo essere arrivato terzo l'anno prima.

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