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Benatia, colpo dell'ex. Resta solo la Juve sulla scia del Napoli

I bianconeri stendono la Roma, poi Schick li grazia al 93'. Lo scudetto è una corsa a due?

Benatia, colpo dell'ex. Resta solo la Juve sulla scia del Napoli

nostro inviato a Torino

La Juventus fa valere la legge degli ex e stende la Roma in una sfida dal sapore scudetto anche perché di fronte ci sono le due squadre che giocheranno gli ottavi di Champions. Ma è la Signora a restare in scia al Napoli, che pure dalla grande Europa è uscito rovinosamente. La vittoria bianconera è firmata da tre che hanno vestito il giallorosso. Benatia segna il gol partita; Szczesny lo protegge con tre parate d'autore; Pjanic illumina la notte con una regia degna del miglior Pirlo ammirato da queste parti. E poi c'è la legge dello Stadium: la Roma per la settima volta in 7 gare di campionato esce sconfitta (otto se si considera la Coppa Italia).

La squadra di Di Francesco non viene ridimensionata, però sotto l'albero si ritrova un grosso problema: il gol. Dzeko non ci si avvicina nemmeno, gli altri non hanno il cinismo richiesto in queste gare a partire da Schick che nel finale potrebbe prendersi una clamorosa rivincita sulla Signora, che in estate l'aveva sedotto e abbandonato. Invece chi si mette a tavola per festeggiare il Natale nel migliore dei modi è la Juve che ha il solo rammarico di non aver chiuso la gara prima, complice un Higuain sfasato (il Pipita reclama un rigorino che non c'è). Ma i campioni hanno avuto la conferma di poter aspettare con calma che Dybala ritrovi se stesso: la «Joya» resta a guardare per tutta la partita, ora è lui che deve darsi da fare per tornare al centro dei campioni d'Italia.

Perché Allegri non si fa problemi e decide di giocarsi una sfida così importante senza il numero 10, alla terza panchina consecutiva in campionato. Ma nel 4-3-3 varato dopo la sconfitta con la Sampdoria quello indispensabile è Mandzukic, in campo nonostante tredici punti nel polpaccio. Nella Roma non c'è Schick ma è abbastanza scontato visto che con Dzeko si pesta i piedi. La Signora parte forte schiacciando sull'acceleratore sfruttando la superiorità del centrocampo con Naingolan e Strootman subiscono fisicamente e dove Pjanic fa la differenza in maniera clamorosa. Il bosniaco fa girare squadra e palla con una precisione imbarazzante per gli avversari. Ma non è l'unico ex giallorosso che aggiunge qualcosa in più. Benatia cancella dal campo Dzeko, fa anche il regista arretrato e soprattutto sblocca la partita. Sugli sviluppi di un angolo Alisson si supera su Chiellini, ma sulla respinta si avventa il marocchino che prima centra la traversa e poi ribatte in rete. La Roma per la prima volta nel torneo va in svantaggio in trasferta. E a proposito di ex, Szczesny mette la sua firma chiudendo la porta in faccia a El Shaarawy, nell'unica vera occasione per i giallorossi in un'ora di gioco. Perotti si accende raramente oscurato dalla cura Barzagli, di fronte però c'è una difesa che non subisce gol da otto partite di fila.

La solidità è anche la forza dei giallorossi, anche se è meno efficace nel catino bianconero. Ma De Rossi e compagni hanno il merito di restare in partita anche grazie alla serata no di Higuain che sbaglia almeno tre occasioni clamorose per uno del suo calibro. In più Alisson mura Matuidi. Il proverbio dice che chi sbaglia paga e solo la traversa nega a Florenzi di confermare il proverbio, dopo lo svarione di Chiellini e Alex Sandro. Signora che finisce in affanno con la Roma che tenta il tutto per tutto, ma è Pjanic a centrare una traversa clamorosa. I bianconeri fanno di tutto per far segnare i rivali compreso il via libera a Schick (errore di Benatia che rovina la sua bella gara) che però Szczesny ipnotizza con un prodigio. E l'ultima firma degli ex che condanna una Roma credibile solo nel finale.

La Signora scarta il regalo e ringrazia.

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