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Benitez retrocesso ma con il premio della Champions

di Tony Damascelli

S e potessi rinascere vorrei essere Benitez. Mi spiego subito, per evitare equivoci e inviti al ricovero.

Dunque il Real Madrid ha vinto la sua undicesima Champions, balli e canti in piazza e lungo le strade della capitale, ormai abituata a questi eventi, ma giunge rumore di baldoria da oltre la Manica, sito di Newcastle. C'è un uomo che aspetta il versamento in banca di euro settecentomila, riguardano il premio per il trionfo di Champions. Chi è costui? Rafael Benitez, appena retrocesso con i bianconeri di Newcastle, ma ancora in sospeso di una clausola contrattuale con la propria precedente ditta, il Real Madrid. Benitez fu sollevato dall'incarico il 4 di gennaio scorso, dopo il pareggio con il Valencia. Ma il Real era in Champions, regolarmente qualificato per gli ottavi. Da contratto risultava e risulta eccome che in caso di successo finale all'allenatore debba spettare la somma di 700mila euro, meritati per la prima parte dell'esibizione continentale. Di contro zinedineZidane si porta a casa il doppio, un milione e quattro.

Benitez è un uomo fortunato. Tra Liverpool, Milano, Napoli e Newcastle è diventato ricco, anzi ricchissimo, può vivere di rendita, anzi di rendita professionale, non soltanto contabile, come ha vissuto soprattutto dopo la vittoria clamorosa nella finale di coppa contro il Milan.

Ora il colpo di scena: non ditelo però a Materazzi che su Benitez si è espresso, e ancor si esprime, come nemmeno Mourinho con Ranieri che fu. Comunque ha ragione lo spagnolo, licenziato prima, retrocesso dopo, ma, infine, pagato per grazia ricevuta.

Olè.

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