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Berardi, Insigne e Conte pronto a esplodere. Ora basta con questi italiani poco azzurri

Dai club ai giovani che snobbano la maglia. Il ct è deluso. Dirà la sua dopo la qualificazione

Berardi, Insigne e Conte pronto a esplodere. Ora basta con questi italiani poco azzurri

Firenze - Il charter della nazionale azzurra è partito ieri pomeriggio da Pisa per Baku, dove domani l'Italia affronterà l'Azerbaigian nelle qualificazioni ad Euro 2016. In aereo, oltre a squadra e dirigenti - tra questi anche Tavecchio e Lotito - anche un baule di dubbi. Quelli del Ct Conte. L'allenatore azzurro non ha gradito i ritorni a casa di Berardi e Insigne. E si fatica a dargli torto.

Non erano infortuni rilevanti, lo staff medico azzurro avrebbe sperato di recuperarli o quantomeno avrebbe creato le condizioni per farli lavorare con Conte. Operazione utile per assorbire al massimo i concetti dell'allenatore. Del resto gli appuntamenti azzurri, corti come un sogno e ristretti come un caffè, devono essere sfruttati fino in fondo. Ogni occasione persa, è un treno che passa. Ma la sensazione è che i giocatori italiani, salvo rare eccezioni - e guarda caso sono tutti senatori -, su quel treno non ci vogliano saltare, paiono poco attratti dall'azzurro. Ogni “dolorino” è buono per scappare da Coverciano.

Una volta si restava in Nazionale anche con le stampelle, ma queste sono cartoline vintage. Non si percepisce l'entusiasmo di far parte della squadra di tutti. Quella felicità prerogativa di tanti stranieri: gli ultimi Dzeko e Jovetic che hanno risposto alle loro selezioni, nonostante le raccomandazioni delle società. E stavano tutt'altro che bene.

I colori sono quelli della rabbia di Conte e della dirigenza azzurra. L'input è stato chiaro: due gare di qualificazione, incontri da non fallire assolutamente e quindi nessuna polemica. Azzerare i rischi di eventuali contraccolpi, meglio il profilo basso. Però, a qualificazione avvenuta, aspettiamoci le considerazioni di Conte. Il Ct non ha il carattere giusto per incassare e tacere. Sul tema si farà sentire e non saranno dolcezze. Probabilmente solo adesso, dopo più di un anno, si rende conto quale sia oggi il rapporto tra i club e l'Italia. Prandelli docet.

Sul caso Insigne c'è una dichiarazione illuminante, quella del medico sociale del Napoli, Alfonso De Nicola: «Insigne sta bene, ma in questo momento non può fare un allenamento al 100%. Non ha grandi problemi al ginocchio... Sono ottimista e credo che Lorenzo possa essere a disposizione per la Fiorentina». Insomma, niente di grave, per fortuna…

UNDER 21 Slovenia-Italia 0-3 (Monachello 2 e Benassi).

Seconda gara (due vittorie) delle qualificazioni europee.

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