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Berlusconi difende i cinesi del Milan: "Hanno sempre rispettato gli impegni"

Berlusconi ha preso le parti dei cinesi del Milan e ha parlato di Ancelotti sulla panchina dell'Italia: "Gli acquirenti del club hanno sempre rispettato gli accordi presi. Carlo in azzurro? Lo considero adatto"

Berlusconi difende i cinesi del Milan: "Hanno sempre rispettato gli impegni"

Silvio Berlusconi in persona ha deciso di scendere in campo per difendere la nuova proprietà del Milan. Nei giorni scorsi il prestigioso e credibile quotidiano americano New York Times, aveva messo in dubbio la figura di Yonghong Li e soprattutto le sue possibilità economiche. Il club rossonero, nella figura dell'amministratore delegato Marco Fassone e del direttore sportivo Massimiliano Mirabelli hanno deciso di non rispondere a quest'accusa. Il Cavaliere, invece, si è sentito in dovere di difendere le persone a cui ha ceduto uno dei club più importanti e vincenti al mondo come il Milan.

Berlusconi, su Twitter, ha parlato dell'affidabilità della nuova proprietà rossonera: "Per cedere il Milan, Fininvest si è affidata ad advisor, studi legali e banche di livello internazionale. Gli acquirenti cinesi hanno sempre rispettato puntualmente gli impegni presi e un fondo importante come Elliott ha ritenuto di poter garantire loro un prestito rilevantissimo". L'ex numero uno del club di via Aldo Rossi ha poi parlato anche della nazionale italiana e della possibilità di vedere sulla panchina azzurra un allenatore che ha fatto la fortuna del Milan come Carlo Ancelotti: "Carlo è un tecnico talmente bravo e al quale voglio così bene, che lo considero adatto a qualsiasi compito. Per il calcio italiano non c’è una ricetta magica. Occorre un lungo e paziente lavoro per ricostruire, partendo dai vivai, dalla valorizzazione dei giovani".

Infine Berlusconi ha parlato anche del movimento calcistico italiano che non si può permettere di rimanere ai margini per troppo tempo: "L’Italia non può permettersi di rimanere a lungo ai margini del grande calcio.

Una nazionale vincente sarebbe un formidabile veicolo di promozione del #madeinitaly, del turismo, della moda, del sistema Italia nel suo complesso".

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