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Berlusconi al Milan: "In Cina ci guardano tutti"

Il presidente: "Grande linea mediana, ottimi i nuovi acquisti"

Berlusconi al Milan: "In Cina ci guardano tutti"

Non è un viaggio qualsiasi e nemmeno una banale tournée estiva. Il Milan è partito ieri sera per la Cina, con la benedizione e le raccomandazioni di Silvio Berlusconi, perché è in quella parte di mondo che si decideranno i destini futuri del club rossonero. Le due sfide amichevoli, con Inter (qui sarà inaugurata la nuova seconda maglia bianca) e Real Madrid, serviranno a capire i progressi fatti dal lavoro del nuovo staff ma in particolare sono considerate l'occasione per riallacciare i rapporti con quel mercato. A Pechino, nel 2011, in occasione della Supercoppa d'Italia con l'Inter, il tifo cinese di schierò in larghissima maggioranza dalla parte dei rossoneri. A pochi giorni dalla firma del contratto con il socio thailandese Bee Taechaubol, questo bagno di folla a Shenzhen prima e a Shanghai poi, costituirà il trampolino di lancio per le future iniziative commerciali in quell'area dove tra l'altro, secondo le stime dell'ufficio marketing rossonero ci sarebbero 103 milioni di tifosi, un terzo del bacino mondiale vantato dal Milan.

«Ci guardano tutti» è stato il monito di Silvio Berlusconi che si è presentato all'ora di colazione a Milanello per la prima visita della stagione e per conoscere i nuovi arrivati (con Bertolacci si è intrattenuto a lungo). Qui è stato rispettato il protocollo tradizionale. Accompagnato da Adriano Galliani, il presidente ha prima avuto un incontro riservato con Mihajlovic e il suo staff, quindi ha pranzato con tutto il gruppo a cui ha rivolto l'incoraggiamento in vista del viaggio in Cina. «Abbiamo una squadra rafforzata con un allenatore di grande esperienza» è stato uno dei suoi passaggi più significativi per marcare la differenza con la stagione passata, conclusa con un deludente decimo posto. Concetto ribadito in serata durante la cena con i deputati forzisti: «Il Milan quest'anno ha una grande linea mediana e i neo acquisti sono ottimi».

Ai microfoni di Milan Channel poi ha dettato altri giudizi che segnalano la sua soddisfazione circa il nuovo corso. «Vedo una squadra molto ben organizzata che si comporta in maniera ineccepibile» ha detto il presidente per segnalare due aspetti fondamentali e cioè il maggiore rigore tattico imposto dal tecnico e il comportamento del gruppo a Milanello che finora non ha segnalato sbavature di alcun tipo. La fiducia in Mihajlovic e la promozione a pieni voti dell'attuale rosa considerata «competitiva» non significano per il Milan addio al mercato e agli obiettivi che fin qui hanno scaldato il cuore dei tifosi. I primi della lista sono e restano Romagnoli e Ibrahimovic, entrambi però indipendenti dalla volontà del Milan: nel primo caso la Roma deve accogliere la mega offerta di Galliani (25 milioni) che resterà immodificabile fino al termine, nel secondo caso lo svedese e il Psg devono raggiungere l'accordo per una consensuale rescissione del contratto in scadenza.

Anche per questo Galliani è partito ieri sera con il gruppo squadra per la Cina lasciando in sede il ds Rocco Maiorino che farà da ufficiale di collegamento e continuerà a tenere sotto controllo le trattative, con particolare attenzione riservata alle cessioni. I quattro in partenza (Agazzi, Albertazzi, Zaccardo e Verdi) hanno continuato a rifiutare i rispettivi trasferimenti proposti.

Cerci invece è destinato a far parte del plotone di attaccanti.

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