Sport

Berlusconi porta il Milan all'«università del pallone»

A Villa Gernetto si terrà una lezione sui grandi rossoneri del passato. Il 5 novembre "Trofeo Luigi Berlusconi" con il Manchester United

Berlusconi porta il Milan all'«università del pallone»

Proprio come ai vecchi tempi. Allora la visita pastorale era fissata per il sabato mattina con intervista nella sala del camino, adesso è stata anticipata al venerdì in forma privatissima. Nemmeno le telecamere di milan-channel sono state ammesse al colloquio fitto fitto (ogni riferimento al deputato Raffaele è fuori luogo, ndr ) della durata di 20 minuti con il Milan al gran completo. Silvio Berlusconi è tornato a Milanello per la quarta volta consecutiva e ha promesso identico rito nella settimana ventura che precederà di qualche ora l'attesa sfida con la Juventus di Allegri. E in quella occasione non mancherà di presentarsi allo stadio, così come ha fatto già per il debutto con la Lazio. Identico il rito, diverso invece, completamente diverso, l'obiettivo da raggiungere. Galliani e Inzaghi infatti si sono presentati sotto la scaletta dell'elicottero per ricevere il presidente e tutti e tre, con qualche ospite di riguardo, hanno pranzato dopo le 14. Poi sono arrivati in processione Mauro Tassotti e i componenti della squadra, attesa alle 15.30 dal canonico allenamento, testimonianza plastica, come ha ricordato alla fine Adriano Galliani euforico per il ritorno del suo mentore «all'entusiasmo dei primi anni in rossonero», di «una grande coesione tra Berlusconi e lo staff tecnico». La testimonianza plastica è in un particolare: l'ex premier si è fermato ad osservare, insieme con i collaboratori di Pippo, alcuni video tratti dalle partite del Parma per prendere nota di caratteristiche tecniche, tattiche e schemi di gioco. «L'arrivo del presidente è sempre fonte di positività» il giudizio di Galliani, testimone dell'invito che Berlusconi ha poi rivolto all'intero gruppo milanista. In una data scelta dal tecnico, tra fine settembre e metà ottobre, tutto il Milan sarà ricevuto a villa Gernetto, progettata come sede dell'università del pensiero liberale: sarà l'occasione per andare a lezione di grande Milan, proprio come avvenne con Sacchi nel castello di Pomerio durante l'estate dell'87. L'altra novità è rappresentata dalla edizione del Trofeo Luigi Berlusconi (data fissata mercoledì 5 novembre alle ore 18) con la partecipazione del Manchester United, altro grande club rimasto fuori dalla Champions.

Il colloquio a porte chiuse con la squadra è durato 20 minuti. Il presidente ha alternato battute a motivazioni, ha chiesto informazioni sullo stato di salute del gruppo (solo El Shaarawy ha una infiammazione alla caviglia destra, andrà in panchina contro il Parma) e non è più tornato sul sistema di gioco che pure è un argomento a lui caro perché come ha sostenuto lo stesso Galliani «il 4-3-3 non dev'essere un dogma». Perciò Inzaghi può preparare, gradualmente, eventuali cambiamenti. Non sono mancati i siparietti con El Shaarawy (sulla cresta) o con Muntari (carezze al suo pizzetto), la battuta a Bonaventura («qui comincia l'avventura del signor Bonaventura») destinato a debuttare domenica sera al posto di El Shaarawy e la stretta di mano con Torres.

Infine ha raccolto lo sfogo-confessione di Zaccardo («poi le spiegherò cosa è successo, il Milan è una società di signori, mi aspettavo di finire fuori rosa»).

Commenti