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Blatter in appello, Platini nella bufera

Non mollare mai. E Sepp Blatter sembra sulla buona strada. Buon per lui. Come da pronostico, l'ex presidente della Fifa ha presentato ricorso contro la sospensione di 90 giorni da parte del (suo) comitato etico. Lo riferisce il New York Times che ha ottenuto una copia dell'appello. Di Blatter se ne parlerà in una riunione straordinaria il 20 ottobre, così ha stabilito la Fifa. Blatter è indagato, tra le altre cose, per un pagamento di due milioni di franchi svizzeri all'attuale presidente dell'Uefa Michel Platini nel 2011. La notizia dell'appello prende alla sprovvista solo Klaus Stohlke, il fido consigliere: «Il Vallese (il cantone dove è nato Blatter) è particolarmente bello in ottobre, Sepp dovrebbe prendersi una bella vacanza. Invece...». Macchè. Uno dei legali di Blatter, Lorenz Erni, ha scritto al presidente del Comitato, l'inflessibile giudice tedesco Hans-Joachim Eckert, chiedendo di poter visionare, e subito, i documenti utilizzati per arrivare alla sospensione. Erni, ricordando la presunzione di innocenza che anche la procura svizzera invocava, sostiene che sia prematura una sospensione, - soprattutto della massima durata secondo le regole del Comitato - poiché l'inchiesta per gestione fraudolenta e appropriazione indebita potrebbe anche decadere per mancanza di prove. Nella lettera d'appello, inoltre, si sottolinea «con disgusto» il trattamento ricevuto da Blatter che ha appreso della sospensione solo dopo che la Fifa ne aveva dato pubblica notizia, e dopo non poche anticipazioni di stampa. La replica del Comitato è stata immediata: il portavoce Andreas Bantel ha spiegato all'agenzia Afp che «Blatter ha avuto tutti i diritti, dal poter chiarire tutti i dettagli necessari all'avvocato». Da ieri comunque Blatter, che nel frattempo ha rimosso dall'account Twitter ogni voce legata alla Fifa, è stato sospeso per 90 giorni assieme a Platini, il grande favorito nella corsa alla successione dello svizzero nelle elezioni del 26 febbraio. Elezioni che potrebbero essere rinviate su pressione delle Federazioni europee. Platini, intanto, ha incassato il sostegno della sua Uefa, o almeno ha la fiducia fino al 15 ottobre: giovedì, infatti, i 54 paesi europei si riuniranno per discutere il caso e anche, appunto, di una possibile richiesta di rinvio delle elezioni Fifa.

Ma Platini vuole ricandidarsi. Un dirigente Fifa citato da Le Monde spiega che sarebbe qualcosa di inaudito. «Lui oggi - sostiene la fonte - non è più in una posizione per potersi candidare. Non è più autorizzato a stare in campo. Deve ritirarsi subito. Non vedo come potrebbe incontrare i funzionari, fare campagna...

politicamente è morto!».

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