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Botte da orbi nell'estate calda delle «amichevoli»

N izza in fiamme, un gruppo di ultrà del Napoli ha lanciato bombe carta e massi da un cavalcavia per festeggiare l'amichevole con i locali. Dopo l'intervento dei blindati tutto sotto controllo. Ma il fatto curioso è successo a Olbia. Cagliari e Gazelec Ajaccio, Ligue 1 francese, stavano pareggiando quando a dieci minuti dalla fine è scoppiata una rissa ciclopica fra giocatori. Così, all'improvviso. Stava arbitrando Pairetto, intromettersi sarebbe stato letale, si è girato verso l'ingresso dello spogliatoio e con le due braccia parallele lo ha indicato mentre fischiava la sospensione dell'amichevole per troppe botte. Nessun segnale durante la gara, solo un precedente ancora fra Cagliari e Bastia di qualche stagione fa, sempre misteriosa la scintilla, forse una spinta a Jeda, Larrivey che lo difende, rissa, caccia all'uomo. Questo non significa che le amichevoli fra club sardi e corsi siano controindicate, ma sono naturalmente propedeutiche alla lotta, basta saperlo.

Del resto è stata, e lo è ancora, un'estate torrida, la gente in Europa perdeva la testa in casa abbracciata al condizionatore, si può ben capire chi all'aperto correva dietro a un pallone. Ognuno ha contribuito in modo democratico, ogni paese ha fatto la sua parte, affascinante l'eterno scontro fra tedeschi e inglesi. È successo il 22 luglio in campo neutro a Eugendorf, in Austria, al termine dell'amichevole i giocatori sono usciti e sono entrati nell'arena gli hooligans, cazzotti e bastonate, pare che abbiano vinto i tedeschi, che si erano aggiudicati l'amichevole per 2-1 e anche il parziale sugli arresti, 17 su 22 totali. Circa un centinaio di tifosi dell'Eintracht hanno dato una severa lezione a quelli del Leeds che pare fossero in maggioranza, un paio di loro sono stati ricoverati in brutte condizioni, insomma sono soddisfazioni. Ma l'orgoglio degli inglesi è uscito alla distanza: «I nostri supporter - ha commentato il manager del Leeds Uwe Roesler-, sono stati fantastici».

Pochi giorni prima noi eravamo andati oltre. In occasione di Anderlecht-Lazio, i dirigenti belgi avevano vietato la vendita di biglietti alla tifoseria italiana, un deterrente neppure preso in considerazione. Una sessantina si sono radunati in Place de la Vaillance e hanno atteso quelli dell'Anderlecht che non si sono fatti pregare, all'ingresso in piazza delle forze dell'ordine scontro a tre inevitabile con 23 fermi, ma testimoni oculari assicurano che ci siamo fatti valere.

Duello tutto tricolore in Trentino a Castelrotto fra ultras del Bologna e dello Spezia. Scontro di gioco il Fan Village attrezzato dalla società rossoblù per allietare il soggiorno dei tifosi durante il ritiro. È finita a cinghiate, intere famiglie che scappavano con quelle poche cose che erano riuscite a recuperare, piccini che piangevano, signore che strillavano alla vista del sangue, gente evidentemente non avvezza alla frequentazione degli stadi di calcio.

Da segnalare i 300 coraggiosi tifosi dell'Udinese che si sono spinti fino a Klagenfurt per assistere all'amichevole fra i friulani e il Galatasaray. Purtroppo per loro la partita è durata solo 34 minuti, poi la curva turca ha riempito il terreno di gioco di una nuvola giallorossa, petardi e fumogeni in quantità industriale, e allora tutti a mangiare wienerschnitzel . A Charleroi c'è scappato anche un episodio di razzismo, ma calcolando che si sono giocate almeno un centinaio di amichevoli estive, la percentuale è abbondantemente sotto media degli altri avvenimenti mondiali. Comunque il patron del Beitar Gerusalemme si è dimesso per protesta contro i suoi tifosi che avrebbero reagito in modo scomposto a quelli della squadra di casa quando hanno intonato cori antisemiti. Da registrare anche alcuni episodi creativi: i giocatori del River Plate sono stati aggrediti nello spogliatoio con spray urticante dai barra bravas del Boca Juniors. Troppo facile sparare a zero sul calcio e su tutti noi che lo amiamo incondizionatamente. Qualcuno se l'è presa perfino con le anatre che hanno invaso il campo di Stegersbach impedendo l'amichevole fra Zenit e Ludogorets.

Ma come, nessuna sanzione al drone di Serbia-Albania, e daspo alla famigliola di anatre? Ha ragione Maradona, qui c'è malafede.

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