Brasile 2014

Brasile Croazia 3-1: Neymar e l'arbitro per l'esordio vincente Verde-oro

Debutto con successo, seppure con qualche patema di troppo, per il Brasile davanti ad una buona Croazia, passata addirittura in vantaggio. Poi Neymar e l'arbitro ribaltano il risultato, per il 3-1 finale

La pressione non spaventa Neymar che debutta con 2 reti
La pressione non spaventa Neymar che debutta con 2 reti

E spettacolo sia! E se spettacolo dev'essere quale migliore palcoscenico se non la Patria dei maestri riconosciuti della sfera di cuoio. E quale miglior incontro inaugurale di quello che vede in campo i Brasiliani, quelli veri, e coloro che, in omaggio al talento di molti giocatori del passato (Boban e Prosinecki per citarne due) e non, vengono soprannominati con il lusinghiero appellativo di "Brasile d'Europa". Solitamente la prima partita, seppur delicata, non assume mai ai fini della qualificazione una valenza fondamentale; ma, stasera, l'incontro, soprattutto per i padroni di casa, è maledettamente importante. E non può esser diverso per chi è universalmente considerato come il favorito d'obbligo, per chi 64 anni dopo ha l'occasione per cancellare una vergogna mai dimenticata, per una Selecao che 2 Brasiliani su 3 vede vincente.

Padroni di casa in formazione tipo, con Scolari che, nonostante qualche acciacco dei giorni precedenti, recupera sia Neymar che Oscar, con Hulk, nel 4-2-3-1, guastatori alle spalle dell'unica punta Fred. Julio Cesar in porta, coperto dalla difesa titolare e da una diga composta dai mastini di qualità Luiz Gustavo e Paulinho.
Maggiori le assenze nella formazione croata che deve rinunciare al proprio terminale offensivo principe, quel Mario Mandžukić, autore di quasi 50 reti in due stagioni al Bayern e, attualmente, con l'arrivo di Lewandoski in Baviera, valigie in mano inseguito da mezza Europa. Al suo posto Nikica Jelavic, stessa stazza, ma ben altra pericolosità rispetto al compagno assente.

Il Brasile inizia con il consueto gira palla e occorre attendere solo 5 minuti prima che l'ex milanista Thiago Silva, su punizione di Marcelo, di testa impegni il portiere ospite. È la Croazia, però, al 7' con Olic di testa, su traversone di Perisic, a mettere i brividi ai 63 mila spettatori dello stadio Corinthians di San Paolo. Dopo un corner brasiliano, 4 minuti e una sorprendente Croazia trova la rete. Olic questa volta veste i panni dell'ispiratore, cross e sulla girata di Jelavic, Marcelo infila la propria porta.
Il goal sembra svegliare i Verde-oro che immediatamente si riversano nella metà campo ospite. Cross in quantità industriale che trovano sempre Pletikosa attento, ma è al 23' che l'estremo croato sale sugli scudi con una grande respinta su un tiro a giro di Oscar. Qualche istante dopo un colpo di testa di Jelavic, al 29', il Brasile trova il pareggio con il suo giocatore più atteso. Percussione centrale di Neymar che da fuori area trova la rete dell'1-1. Bel primo tempo che al 40' riserva anche l'esordio della bamboletta spray con l'arbitro giapponese Nishimura che sanziona un intervento duro dei Croati al limite cerchiando la posizione del tiro accuratamente. Un tiro di Hulk dopo una brutta palla persa di Olic, chiude una prima frazione godibile con una Croazia che non ha mostrato particolari timori reverenziali davanti ai favoriti del Mondiale, giocandosi la gara.

Secondo tempo che inizia sulla falsariga del primo, Brasile a fare gioco, ospiti ad attendere, senza disdegnare qualche azione di contropiede, reggendo la pressione brasiliana senza particolari affanni. Nonostante i cambi di Scolari con l'interista Hernanes a prendere il posto di Paulinho e il giovane Bernard a subentrare ad un deludente Hulk, padroni di casa mai pericolosi che, per trovare il vantaggio, devono attendere il minuto 70', complice un rigore inesistente che Fred, con astuzia, si procura ai danni di Lovrenc che si limitava a controllarlo. Ancora Neymar sul dischetto, il cui tiro, seppur intuito da Pletikosa, termine deviato in rete. Furenti Proteste croate sulla concessione del penalty che proseguono solo uno scampolo di minuti dopo quando David Luiz svetta di testa, dopo aver affossato un centrale croato. Dopo un corner pericoloso battuto dai Brasiliani, a 5 minuti dal termine, è Modric, dalla distanza ad obbligare Julio Cesar alla respinta, per un Brasile che appare stanco e che vive gli ultimi minuti con qualche patema di troppo. Ancora l'ex portiere nerazzurro in affanno su Perisic e sul ribaltamento di fronte, come avvenuto in occasione dell'1-1, Brasile che chiude i conti con Oscar che, dopo una fuga individuale, brucia Pletikosa con un tiro di punta

Il Brasile doveva vincere e vince, seppur a fatica e grazie ad un rigore che definire generoso appare un eufemismo. Arbitraggio casalingo che aiuta i padroni di casa per una tradizione ai Mondiali storicamente consolidata, ma che non nasconde quelle che sono state le molte sbavature arretrate dei Brasiliani, prima del 3-1, in affanno in un paio di circostanze. Problemi ma, dalla tre quarti in su, anche tanto talento, gioventù e corsa, elementi che, a questa rassegna, in cui il clima giocherà un ruolo importante, possiedono in pochi. La Croazia, invece, nonostante la sconfitta, esce dal campo, lasciando un'ottima impressione, squadra compatta che gioca sempre con grande equilibrio, mostrando una personalità di tutto rispetto. Messico e Camerun, avversari nel girone, sono brutte bestie, ma giocando così per gli uomini di Kovac molte le chance di andare avanti.

BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar 6; Dani Alves 5,5, Thiago Silva 6, David Luiz 6,5, Marcelo5,5; Paulinho 6 (63' Hernanes 6), Luiz Gustavo 6; Hulk 5.5 (68' Bernard 6), Oscar 6.5, Neymar 7 (86' Ramirez sv); Fred 6. Allenatore: Scolari 6

CROAZIA (4-2-3-1): Pletikosa 6.5; Srna 6, Corluka 6, Lovren 5.5, Vrsaijko 6.5; Kovacic 5.5 (61' Brozovic 6), Modric 6 ; Rakitic 6, Perisic 6.5, Olic 6; Jelavic 6.5 (Rebic) 78'. Allenatore: Kovac.

Marcatori: Marcelo (B) aut. 10', Neymar 29' e 71' (R.), oscar 91'

Ammoniti: Neymar (B) 27', Corluka (C) 65', Lovren (C) 69', Luiz Gustavo (86')

Arbitro: Nishimura 5.5

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