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La strana fine del Mantova calcio: da Virgilio ai pornodivi

A un passo dal fallimento, la società lombarda è finita nelle mani di un gruppo di soci di varia provenienza. Il più curioso? Un ex personaggio tv, oggi attore hard

La strana fine del Mantova calcio: da Virgilio ai pornodivi

Il Mantova Calcio in mano - anche - a un pornoattore con un passato da concorrente del reality-show "La Pupa e il secchione". È la strana fine che ha fatto una delle più importanti società calcistiche lombarde, che esattamente 50 anni toglieva un incredibile Scudetto all'Inter grazie al gol dell'attaccante Beniamino Di Giacomo e alle paratone di Dino Zoff. Oggi il Mantova è invischiato in problemi economici e giudiziari. Il suo presidente è un imprenditore romano pluriprotestato e tra i soci c'è pure Luca Tassinari, che "vanta" un passato da personaggio di Italia 1.

Ma non è finita qui. Tra prestanome, attori hard e imprenditori o presunti tali una parte delle quote del Mantova sono finite nelle mani di due investitori di Santa Maria Capua Vetere: uno dei due era in affari con un paio di stretti parenti di Antonio Iovine, uno dei principali boss del clan dei casalesi.

Oggi la proprietà del Mantova è spezzettata tra varie persone. Nessuna di loro è proprietaria di più del 10 per cento delle quote, una strategia voluta per evitare i controlli di solidità finanziaria e di onorabilità previsti dalla legge. E nessuna di loro possiede tutte le garanzie necessarie per assicurare l'iscrizione della squadra al prossimo campionato.

La situazione è critica. L'attuale presidente Marco Claudio De Sanctis vanta un curriculum d'eccezione. Peccato che non si tratti di risultati sportivi, dato che nella sua carriera ha totalizzato svariati precedenti per illeciti fiscali, truffa e operazioni inesistenti.

Di recente stava per vendere la società al mantovano Piervittorio Belfanti, ma non ne ha avuto il tempo. Belfanti è stato prelevato dai carabinieri e tradotto in carcere con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata a truffa e reati tributari. Con la defezione forzata di Belfanti, la vecchia proprietà è rimasta con tutto l'armamentario di soci vecchi e nuovi.

I vecchi sono De Sanctis, l'ad Enrico Folgori e vari amici-prestanome come il 34enne dottore in matematica Luca Tassinari, che alla carriera da professore ha preferito quella da personaggio tv e - da qualche tempo - attore porno. I nuovi sono i due imprenditori campani testè citati, chiacchierati per le loro strette frequentazioni con ambienti malavitosi.

In attesa che i tifosi possano ricevere qualche buona notizia, la società ha trovato i soldi per pagare l'iscrizione alla Lega. Ma lo step più importante sarà un altro: i controlli della Covisoc, l'organo federale deputato a verificare la sussistenza delle garanzie finanziarie a copertura dei debiti. Altrimenti addio Serie C.

E soprattutto addio Mantova.

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