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Buffon ci prova e sgonfia le polemiche napoletane

Forse è il caso di ricorrere allo spirito di Ennio Flaiano: «La situazione è grave ma non è seria». La frustata sembra fatta su misura per denunciare l'ennesimo tentativo di coinvolgere la Nazionale nelle misere vicende del campionato, la prossima sfida scudetto Juve-Napoli nella circostanza, collegando, in modo artificioso, lo stato di salute di Buffon all'appuntamento di sabato prossimo. «Non voglio occuparmi dei club, un'altra volta ho parlato di campionato e non di Nazionale e ho perso la partita», il riferimento scaramantico di Prandelli che invece, alla fine, riserva una stoccata delle sue. «Se dovessi rispondere alla domanda, dovrei dire quello che penso. E non è il caso di dire quello che penso…». Già, non è il caso. Perché Buffon, riparatosi per tutta la sera con un vistoso dolce vita azzurro, alla fine ha superato il test e fatto sapere anche ai napoletani che lui vuole esserci contro la Danimarca (ma il responso definitivo ci sarà soltanto oggi dopo un ultimo test). «Polemiche ridicole», la stroncatura di Silvano Martina, il procuratore di Buffon impegnato a chiacchierare e a rievocare i bei tempi andati con Paolo Maldini, arrivato a salutare la Nazionale.
Ma questo è il calcio di casa nostra. Capace di mettere alla porta Farina, accolto a braccia aperte dalla Premier, come lamenta lo stesso Prandelli che forse ha ben altro a cui pensare in queste ore. Perché dopo la Danimarca, e prima di ritornare alla qualificazione mondiale, ci sono solo due amichevoli, una a Parma contro la Francia, a metà novembre, e l'altra a fine febbraio contro l'Olanda. Forse quelle diventeranno terreno di scontro tra juventini e napoletani, e magari chissà anche altri pretendenti al trono tricolore del calcio di casa nostra. Non bastassero i veleni provenienti da Napoli e dal circuito mediatico del presidente De Laurentiis, si sono aggiunte anche le chiose amarissime provenienti da Roma per l'utilizzo di Osvaldo e De Rossi, i due sottoposti a castigo da Zeman. «L'importante è che facciano bene con la Nazionale» la frase di Abete, intervenuto anche qui per mettere una pezza a colori su un'altra vicenda grave ma non seria.
Non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima: a volte la Nazionale ha risolto problemi ai club, a volte sono stati i club a rendere un servigio alla Nazionale. Stasera a San Siro Buffon è pronto ad assumersi anche responsabilità altrui. Per esempio: non sarebbe stato male se i due napoletani al seguito, Maggio e De Sanctis, avessero dettato una sola frase, per dire, «è tutta panna montata». E per ricordare che far giocare a De Sanctis una sfida il martedì, in preparazione di Juve-Napoli, non sarebbe stato poi un colpo basso. Tutt'altro.

Ma è chiedere troppo anche agli azzurri di Prandelli.

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