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Buffon e Higuain nel mirino Il Pipita: «Critiche da divano...»

Ma il ribaltone può partire da loro: «Ce la faremo»

Davide Pisoni

È la seconda volta in quattro anni che la Juventus si trova in svantaggio in un turno a eliminazione diretta di Champions League. L'altra fu nella stagione 2015-16, con il Bayern Monaco. Oggi come allora ottavi di finale; oggi come allora si ripartirà da un 2-2. La Signora contro i tedeschi rimontò due volte, stavolta è stata rimontata dal Tottenham. Allora la Juve fu eliminata nei supplementari all'Allianz Arena.

A Wembley il 7 marzo bisognerà fare meglio. L'ordine è di Gonzalo Higuain, che prima si è tolto qualche sassolino: «Facile parlare da un divano o una sedia... Fino al 2-0 era tutto perfetto, dopo il 2-2 cambia velocemente il giudizio...». La verità è che i gol pesano quanto gli errori da matita rossa: il gol mangiato sul 2-0 e il rigore del 3-1 scagliato sulla traversa. L'orgoglio del Pipita è un monito alla squadra: «A noi non interessano queste voci... andiamo a Londra a prenderci questa qualificazione...».

Non solo Higuain. Il giorno dopo è quello dei giudizi taglienti e ovviamente Gianluigi Buffon è l'altro destinatario: «Deve capire che è giunto per lui il momento di andare in pensione. Con lui in porta la Juventus non vincerà mai la Champions», la botta ad esempio di Mario Basler, in veste di opinionista tv, per il gol preso da Gigi sulla punizione di Eriksen.

Passati insieme dall'altare alla polvere in 90', Buffon e Higuain, uniti da un grande feeling. Capitano e leader, una coppia che ora più che mai deve prendere per mano una squadra che sembra in attesa di una scossa che tarda ad arrivare: spesso in passato è stata una sconfitta a rilanciare i bianconeri verso la conquista dei trofei. Contro il Tottenham si è vista una squadra non al meglio fisicamente e il 4-2-3-1 ha confermato l'idea che vada a intaccare gli equilibri: già la finale di Cardiff, dove nei 4 d'attacco c'era Dani Alves (un terzino) e l'inizio di questa stagione, avevano destato perplessità su un modulo che abbandona a se stessi Pjanic e Khedira, quest'ultimo tra l'altro non al meglio. Adesso l'imperativo è iniziare a svuotare l'infermeria. È il primo passo per ripartire: Dybala vede il derby con il Torino, Matuidi procede spedito verso il ritorno con il Tottenham.

Ci sarà bisogno anche di loro per realizzare la missione quarti di Higuain.

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