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Buonuscita ultimo nodo per quel Diavolo di Pipita

Higuain chiede alla Signora un indennizzo. Mentre tra Juve e Milan l'accordo è già fatto

Buonuscita ultimo nodo per quel Diavolo di Pipita

Tanti interpreti in campo ma un unico obiettivo finale: Gonzalo Higuain. Sulla direttrice che unisce Torino a Milano nasce un Milan da Champions League, che con l'approdo del Pipita andrebbe a completare la maxi operazione già imbastita assieme ad una Juventus sempre più regina in Italia e (si spera) anche in Europa. Ma il club bianconero, a differenza della dirigenza meneghina, non ha ancora trovato la quadratura del cerchio con il suo attuale numero nove per completare l'operazione: «Tutto fatto? Mica tanto», ha tuonato l'ad Beppe Marotta uscendo dagli uffici legali di rappresentanza del club nel pieno centro di Milano. Ed è proprio sulla buonuscita richiesta dal Pipita che, per ora, si è arenata la trattativa: non c'è un accordo definitivo tra le parti, ma la volontà di tutti è quella di trovare la quadra per concludere un'operazione che porterebbe vantaggi a tutti.

La sensazione è che l'intesa possa arrivare, perché la voglia di chiudere l'affare c'è da parte di tutti gli attori in campo: anche dello stesso Gonzalo Higuain, che ieri si è regolarmente allenato alla Continassa per il secondo giorno consecutivo al fianco di Cristiano Ronaldo, il quale a sua volta ha pubblicato una foto d'allenamento sui social che ritraeva un Pipita sorridente.

Arrivato l'ok dell'argentino sulla formula della trattativa (prestito oneroso a 18 milioni di euro più riscatto a quota 36), rimane da soddisfare la sua richiesta economica: perché il Milan non può garantirgli uno stipendio più alto di quello che già percepisce alla Juventus (sette milioni di euro per i tre restanti anni di contratto) e quindi in scena entra la buonuscita che l'attuale numero nove bianconero, per bocca del suo fratello-agente Nicholas, ha chiesto alla Juventus. L'accordo con il Milan è già stato trovato sulla base di un quadriennale a sei milioni netti l'anno, ma oltre a questi chiede uno sforzo economico alla società bianconera (si parla di 4,5 milioni di euro) per liberarsi e trasferirsi nella Milano rossonera.

Guadagnare di più, con un contratto più alto di quello esistente e che gli garantisca anche un anno in più di contratto. Le richieste di Higuain sono giustificate dal suo ricco curriculum e dall'essere stato un cannoniere eccezionale nelle precedenti cinque stagioni: le parti coinvolte (il fratello Nicholas Higuain e la Juventus) si risiederanno ad un tavolo ancora oggi e cercheranno un'intesa definitiva.

Ma la giornata di ieri è servita anche per concludere l'altro accordo tra le parti, quello che prevede lo scambio alla pari tra Milan e Juventus per Caldara e Bonucci su una valutazione di entrambi i giocatori di 40 milioni di euro: questo permette alle due società di inserire dei benefici economici a bilancio. Perché la Juventus ha acquistato Caldara a 15 milioni e lo rivende a 40; il Milan, dal canto suo, rivende Bonucci alla stessa cifra d'acquisto, ma considerando un ammortamento di un anno da 8 milioni, rende più ricco il bilancio.

Ieri l'agente di Caldara si è recato a casa Milan per gli ultimi dettagli contrattuali, mentre l'attuale capitano rossonero non ha preso parte alla gara amichevole del Milan contro il Tottenham di questa notte: «Leggo tutti i giorni che rischio il posto. La tranquillità te la deve dare la professionalità, la voglia, il non lasciare nulla al caso. L'importante è dare il meglio, poi decide chi rappresenta il club», ha ribadito Gattuso dagli Stati Uniti.

La telenovela Higuain, di certo, non lo farà stare però tranquillo fintanto che non vedrà sancita la parola fine.

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