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C'è in pole una Ducati. Ma è di un pazzo coraggioso

Miller, team Pramac, davanti a tutti con le slick su pista mezza bagnata. Marquez 6°, Dovi 8°

C'è in pole una Ducati. Ma è di un pazzo coraggioso

Tutti si aspettano un Marquez in pole e, invece, a scattare dalla prima casella del Gran Premio d'Argentina sarà Jack Miller. Dopo una qualifica condizionata dall'asfalto bagnato, la pole position è stata conquistata dall'australiano della Ducati Pramac, perso dalle telecamere ma autore di un giro sensazionale con la gomme morbida. Per il giovane aussie è la prima pole della carriera, davanti a un Pedrosa scioccato come tutto il paddock.

È stato il più incosciente di tutti, Miller. Il pazzo Miller. Neanche il campione del mondo in carica, lo spagnolo Marc Marquez, che pure lui aveva la slick al posteriore, non ha avuto coraggio strano, ma vero - quanto il 23enne di Townsville. Infatti il campione in carica ha chiuso soltanto sesto, peggio del compagno di marca Pedrosa. Ma, a rendere tutto così spiazzante anche in ottica Gp, la quarta piazza di Rabat, alle spalle di Zarco, terzo ma davanti a Rins. Insomma, i big tutti in difficoltà.

Alla fine si è difeso il leader mondiale, Andrea Dovizioso, che dall'ultimo posto in prova è risalito, dopo essere passato dalle forche caudine della Q1 scoglio non superato dal compagno di box Jorge Lorenzo, 14° in griglia - e scatterà dall'ottava piazza. Più in difficoltà le Yamaha di Viñales e di Rossi, 9ª e 11ª, dove un anno fa finirono, rispettivamente, primo e secondo, l'unica doppietta stagionale della casa di Iwata.

È accaduto di tutto in pista ma, anche lontano dal paddock, i piloti sono stati protagonisti. Nel bene e nel male. Da un lato, protagonista il Dottore, omaggiato dagli argentini che non dimenticano il successo di Rossi del 2015 sul podio con la maglia di Maradona - con una statua di 320 kg, costruita con novemila pezzi di metallo.

Dall'altro lato, le parole al veleno di Jorge Lorenzo che, in un'intervista a Movistar, ha attaccato così Dovizioso, suo compagno di box: «Durante tutta la mia carriera Andrea ha sempre provato a minare il mio morale e continua a farlo come compagno di squadra, non è qualcosa di nuovo. Però è un ragazzo tranquillo e abbiamo un rapporto cordiale». Sorpreso Dovi: «Lorenzo? I miei risultati dell'anno scorso sono il frutto del lavoro che ho fatto su me stesso. Siamo rivali, è ok», ma ancora più sorpreso il team che punta(va) al rinnovo di contratto della coppia. La casa di Borgo Panigale spera in un raggio di sole oggi. Ma le previsioni danno possibilità di pioggia.

Piove sul bagnato.

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