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Calma Piatek per il Milan Higuain alle ultime cene...

Quasi fatta con il Genoa: martedì la soluzione E Gazidis limita il raggio d'azione di Leonardo

Calma Piatek per il Milan Higuain alle ultime cene...

Non è stata la cena d'addio di Gonzalo Higuain. Non è ancora il tempo giusto. Giovedì sera, di ritorno dall'ennesima delusione e dallo sfogo clamoroso con Bonucci, in compagnia di un paio di amici, l'argentino in uscita dal Milan e atteso a braccia spalancate da Maurizio Sarri a Londra, ha festeggiato in anticipo di qualche ora il compleanno di Castillejo e più tardi è passato in uno dei locali della movida milanese. Contrariato dall'indiscrezione finita su qualche sito e rilanciata subito dai social, all'arrivo a Carnago per l'allenamento, Higuain ha pregato il team manager Romeo di smentire pubblicamente la notizia. «A Milanello Gonzalo è apparso sereno e si è allenato con puntiglio, non dava l'idea di uno con la valigia in auto») hanno riferito le fonti ufficiali del club rossonero tornate a farsi sentire dopo aver rispettato il rigoroso riserbo sui temi più scottanti (arbitri e calciomercato) imposti per discutibili motivi dai dirigenti presenti a Gedda (Scaroni e Gazidis) ma risultati poco graditi sia al popolo milanista che all'immagine complessiva della nuova proprietà.

Non è stata la cena d'addio ma rischia, concretamente, di diventare una delle ultime cene milanesi del milanista Higuain perché nel pomeriggio di ieri è stato apparecchiato il primo summit con il vertice del Genoa per discutere del trasferimento di Krzysztof (un nome che somiglia a un codice fiscale) Piatek e delle condizioni economiche e regolamentari dell'operazione che non può essere chiusa in poche ore e al primo summit che ha visto seduti allo stesso tavolo Gazidis e Leonardo con i dirigenti rossoblu. Le parti si sono riaggiornate martedì, il giorno dopo il match di campionato a Marassi: nella trattativa sono entrati anche Halilovic e Bertolacci. La presenza alla trattativa del neo ad rossonero è, in forma indiretta, la conferma del ruolo che Ivan Gazidis si è ritagliato all'interno del Milan: e cioè mano libera per Leonardo nello scegliere i giocatori ma rispondendo alle linee guida finanziarie della proprietà incarnata dall'ex numero uno dell'Arsenal. Come si può ben capire l'ultima parola spetterà sempre a Gazidis che di fatto ha limitato il raggio d'azione di Leonardo, abituato in passato ad agire in piena autonomia, immaginando di poter ripetere l'esperienza parigina a casa Milan. Non è nemmeno degna di fede l'idea che le operazioni di mercato del Milan possano o debbano passare attraverso il vaglio preventivo degli uffici dell'Uefa poiché significherebbe avere un Milan commissariato da Nyon, cosa mai accaduta in passato nemmeno con Psg e City. La questione è calibrare l'operazione Higuain-Piatek secondo i parametri del ffp e le esigenze del bilancio.

Sarri, dal suo canto, ha spalancato le braccia per accogliere il bomber prediletto, Higuain: «Sono fiducioso, abbiamo lavorato tanto». La conclusione a questo punto è sempre la stessa: solo il via libera di Preziosi per Piatek può liberare Higuain al Chelsea.

Questione di ore.

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