Sport

SuperPogba non basta: Juve, cilecca in attacco

Allegri ritrova la bestia nera, Zaza riscopre il gusto del gol. Il francese e Tevez inventano il pari

SuperPogba non basta: Juve, cilecca in attacco

Una decina di secondi di Zaza, il nuovo astro degli azzurri di Conte, sono bastati per interrompere la serie di sei vittorie consecutive dei campioni d'Italia. È successo tutto dopo 13', la sua prima girata di sinistro è stata respinta da Bonucci a Buffon battuto, la seconda ha gonfiato la rete con Evra e Chiellini sorpresi e fermi.

La Juventus ha giocato, il Sassuolo ha combattuto, ma non sembrava di vedere l'ultima contro la prima. Allegri ha schierato Pirlo, così così, poi è passato a quattro, ma non è riuscito a fare meglio, Llorente è rimasto a prendere calci e gomitate fino all'ingresso di Coman e poi di Giovinco, niente, il vero pericolo erano Pogba e Tevez e qui Di Francesco ha compiuto il suo capolavoro, facendo lavorare tutta la squadra su di loro, raddoppi continui, e nonostante questo i due hanno dato dimostrazione di quanto siano capaci, il gol dell'1-1 è loro, il resto della squadra ieri sera, è parso in riserva.

Ma Tevez... Fino a quel momento non aveva ancora toccata la palla, del resto era solo il 19' del primo tempo. In quel momento Antei lo aveva anticipato o forse credeva di averlo anticipato e ha pensato di proteggere la palla che stava rotolando in area verso la riga di fondo. Mai fare una cosa del genere con un apache in circolazione. Tevez si è fiondato sulla preda, ha rubato quella palla che non era di nessuno, si è girato ed è tornato verso la porta di Consigli, quando ha visto Pogba appostato al limite dell'area, lo ha servito, destro a giro, 1-1.

Il gol è del francese, il merito è dell'argentino.

Dopo questo assalto Tevez è rientrato nel suo teepe o quasi, anche perché come ha rimesso il naso fuori si è preso una gomitata sui denti da Vrsaliko e ha spedito alto una ribattuta di Consigli. La Juventus invece ha continuato ad assediare il Sassuolo, alto Ogbonna al 36', deviato da Consigli un sinistro di Lichtsteiner, al 41' una incursione di Pogba avviata dalla sua metà campo con avversari seminati come birilli si è spenta sui piedi ancora di Consigli che poi si è preso anche i complimenti del fracese. A due dallo scadere del primo tempo Pereyra alto da buona posizione.

A quel punto il Sassuolo che aveva iniziato forte e forse aveva anche immaginato che la ruota stesse finalmente girando bene, aveva le speranze ridotte all'osso. Il divario sul prato era parso una voragine, la Juventus veniva da sei vittorie consecutive e nel secondo tempo non aveva mai subito reti dall'inizio del campionato. Di Francesco non ha effettuato cambi, insomma non si è chiuso e questo gli fa onore, ha tenuto Zaza, Berardi e Sansone in avanscoperta e dietro una difesa molto chiusa. L'ex Bayern al 6' è andato via in percussione e solo l'intervento di Pogba, che è stato ammonito, ha fermato la sua corsa. La punizione di Berardi ha sfiorato l'incrocio alla sinistra di Buffon. Giocarsela senza pensarci troppo, partire in velocità e buttare dentro tutto, il Sassuolo c'ha provato e la Juventus a tratti ha sofferto.

È il cuore che tiene a galla il Sassuolo, sono gli uomini che tengono la Juventus in cima alla classifica. Allegri toglie Evra e passa a quattro, dentro Marchisio, girano i minuti, la sfida si mette quasi in una situazione di equilibrio, Allegri che qui l'ultima volta ne ha presi quattro tutti da Berardi, toglie Llorente e inserisce Coman, Di Francesco si copre, fuori Sansone, dentro Biondini. Sono Tevez e Pogba quelli che possono spostare l'inerzia della sfida, ma a questo punto forse si accende la spia dell'Olympiacos.

Questa Juve accusata di vincere in Italia, e solo e soltanto qui, accendendo dubbi e illazioni, ha bisogno di Europa, di qualcosa di grande, e ad Atene l'aspetta una battaglia, resta prima in campionato, padrona, non cambia nulla.

Commenti